Ciocca (Lega) chiede spiegazioni a Bruxelles dopo la chiusura di molti zuccherifici

“La liberalizzazione del comparto bieticolo – saccarifero, entrata in vigore nell’ottobre 2017, ha generato una drastica riduzione dei prezzi dello zucchero in Italia. Le progressive deregolamentazioni hanno portato, in Italia, alla chiusura di 16 zuccherifici su 19”. Lo ha dichiarato l’Europarlamentare della Lega Angelo Ciocca presentando un’interrogazione alla Commissione europea. Analizzando i dati degli ultimi dieci anni i risultati sono impietosi: In Italia vi erano 19 stabilime...

“La liberalizzazione del comparto bieticolo – saccarifero, entrata in vigore nell’ottobre 2017, ha generato una drastica riduzione dei prezzi dello zucchero in Italia. Le progressive deregolamentazioni hanno portato, in Italia, alla chiusura di 16 zuccherifici su 19”. Lo ha dichiarato l’Europarlamentare della Lega Angelo Ciocca presentando un’interrogazione alla Commissione europea. Analizzando i dati degli ultimi dieci anni i risultati sono impietosi: In Italia vi erano 19 stabilimenti da cui uscivano 1,4 tonnellate del prezioso carboidrato, il 17% della produzione continentale e il 75% del fabbisogno nazionale. Nel 2017 gli impianti in funzione sono stati solamente due (a Pontelongo in Veneto e Minerbio in Emilia) per una produzione complessiva di circa 300mila tonnellate, quasi l'80% in meno del 2006. “L’abolizione delle varie restrizioni al commercio estero - ha dichiarato l’Europarlamentare della Lega - permette alle grandi multinazionali di applicare prezzi irrisori che nel medio lungo periodo portano al monopolio di intere parti di mercato e all’eliminazione dei competitor che non possono produrre in perdita”. “Nel caso specifico dello zucchero - prosegue Ciocca - l’Italia subisce la concorrenza sleale delle grandi aziende del nord Europa e rischia di perdere un’ulteriore filiera produttiva del comparto agricolo”. “E’ indispensabile innescare un’inversione di tendenza per evitare danni insanabili alla filiera italiana dello zucchero e - conclude Ciocca -  per impedire alle grandi multinazionali di aggiudicarsi quote di mercato in concorrenza sleale rispetto ai competitor di dimensioni ridotte”.