USA: Tyson richiama i "nuggets", i famosi bocconcini di pollo fritto. La carne è contaminata da "pezzi di plastica".
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- 28 settembre 2016 agricoltura Agricoltura e Ambiente
COMUNICATO STAMPA USA: Tyson richiama i "nuggets", i famosi bocconcini di pollo fritto. La carne è contaminata da "pezzi di plastica". La multinazionale Tyson Foods, il super colosso USA della carne, famosa per essere fornitore delle catene di Mc Donald's e di molti altri fast food americani, sta richiamando a scopo preventivo i nuggets, i famosi bocconcini di pollo impanati e fritti, poichè possono essere contaminato con "materiali plastico." Lo ha riferito martedì in un comunicato stampa il...
COMUNICATO STAMPA USA: Tyson richiama i "nuggets", i famosi bocconcini di pollo fritto. La carne è contaminata da "pezzi di plastica". La multinazionale Tyson Foods, il super colosso USA della carne, famosa per essere fornitore delle catene di Mc Donald's e di molti altri fast food americani, sta richiamando a scopo preventivo i nuggets, i famosi bocconcini di pollo impanati e fritti, poichè possono essere contaminato con "materiali plastico." Lo ha riferito martedì in un comunicato stampa il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti. Inoltre, interessati dal ritiro, sono anche i prodotti con il marchio Panko venduti nei negozi Costco Wholesale Cor e quegli con il marchio Spare Time venduti ad un grossista della Pennsylvania. L’indagine è stata condotta dall'azienda dopo le segnalazioni di alcuni clienti che hanno rivelato la presenza di oggetti estranei all'interno dei prodotti di pollo. L'azienda ha riferito che non sono state segnalate conseguenze alle persone. L'allerta in questione, sottolinea Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti" risulta pubblicata sul siti istituzionali del governo che si occupa di allerte alimentari. La nostra associazione, quindi, dato anche il risalto che ha avuto questa notizia negli Stati Uniti, ritiene utile informare anche i nostri connazionali che si trovano all'estero e che non potrebbero essere messi a conoscenza in virtù della circostanza che l'allerta è indicata in lingua inglese. L'altro aspetto è che l'azienda statunitense produttrice si trova adesso su una montagna di pollo fritto panato. Resta da sperare che 40 milioni di galline non siano morte invano. Lecce, 28 settembre 2016 Giovanni D’AGATA