Progetto di legge di Confartigianato Varese orientato ad aumentare il netto in busta per i lavoratori
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- 22 dicembre 2017 Valli e laghi
Progetto di legge di Confartigianato Varese orientato ad aumentare il netto in busta per i lavoratori. Il progetto di legge Aree di confine a Roma supera la prova tecnica
«Contributo al confronto e alle azioni di tutti gli attori del territorio» Mercoledì il faccia a faccia tra Confartigianato Imprese Varese e la responsabile Patti per lo Sviluppo del Ministero per la Coesione Territoriale. Il presidente Galli: «Consenso politico al quale aggiungiamo il conforto tecnico...
Progetto di legge di Confartigianato Varese orientato ad aumentare il netto in busta per i lavoratori. Il progetto di legge Aree di confine a Roma supera la prova tecnica
«Contributo al confronto e alle azioni di tutti gli attori del territorio» Mercoledì il faccia a faccia tra Confartigianato Imprese Varese e la responsabile Patti per lo Sviluppo del Ministero per la Coesione Territoriale. Il presidente Galli: «Consenso politico al quale aggiungiamo il conforto tecnico ma il futuro dell’area si costruisce attivando tutte le sinergie possibili» Da Luino a Roma. Dal confronto con le imprese e con i rappresentanti varesini in Regione, in Parlamento e nell’Europarlamento al conforto tecnico di chi, ogni giorno, valuta e analizza provvedimenti destinati ad affrontare criticità e specificità territoriali. «Abbiamo compiuto un passo avanti fondamentale non solo perché il progetto di legge è stato giudicato tecnicamente buono, con basi solide e prospettive di attuabilità concrete ma anche perché, in un momento in cui il dibattito sul futuro dell’area del Luinese è diventato di carattere provinciale, pensiamo di poter portare un contributo efficace e fattivo a restituire competitività al comparto» spiega il presidente di Confartigianato Imprese Varese, Davide Galli, che mercoledì 20 dicembre ha incontrato a Roma la responsabile Patti per lo Sviluppo del Ministero per la Coesione Territoriale, Bianca Maria Scalet, insieme al direttore generale Mauro Colombo e alla responsabile Servizi Amministrazione del Personale - AreaLavoro, avvocato Claudia Chiuppi. «Un incontro tecnico al quale siamo arrivati grazie all’interesse e al contributo al deputato democratico gallaratese Angelo Senaldi che, in seguito alla presentazione pubblica del 13 ottobre, ha individuato nell’analisi tecnica il tassello fondamentale per dare ulteriore impulso all’intervento messo a punto su sollecitazione di una quindicina di imprese del Luinese» prosegue il presidente Galli. Un intervento destinato ad affrontare le criticità evidenziate in occasione di due tavole rotonde (luglio e settembre) sia dal punto di vista formativo che in chiave competitiva, istituendo un regime fiscale incentivante per i lavoratori residenti in Italia occupati nelle imprese locali, con sede entro i venti chilometri dal confine: «Le tre crisi aziendali dell’ultimo anno sono spia di quello che, da problema contingente e territorialmente circoscritto, potrebbe diventare problema strutturale di un’intera provincia» aggiunge il dg Colombo. Nell’area del Luinese, dati alla mano, il numero di occupati e la densità di imprese ha subito un calo più significativo rispetto al resto della provincia, complici la forte attrattività economica esercitata dalle aziende elvetiche sulle professionalità locali (soprattutto del settore manifatturiero), le croniche carenze infrastrutturali e la difficoltà di portare nelle imprese figure qualificate, soprattutto nel settore meccatronico e del manifatturiero nel suo complesso. «Il progetto di legge di Confartigianato Varese è orientato ad aumentare il netto in busta per i lavoratori rimarranno in zona e, al contempo, tende a prevenire la desertificazione professionale e produttiva» prosegue Galli. Tanto più alla luce della capacità attrattiva che il Canton Ticino eserciterà a sempre più ampio spettro grazie ai rafforzati collegamenti ferroviari (Arcisate-Stabio). «Gestire il problema oggi, partendo da un documento sul quale siamo disposti ad aprire un confronto, significa gestire il fenomeno, anziché ritrovarsi a subirlo. Creando le condizioni affinché, addirittura, la criticità possa diventare punto di forza». Il confronto tecnico al Ministero per la Coesione Territoriale, al quale ha preso parte lo stesso deputato Senaldi, è quindi servito a pianificare i prossimi passi. E le relative prospettive: «Quantificheremo l’impatto della proposta analizzando quanto, al netto di un iniziale investimento statale, potrebbe produrre in benefici occupazionali e recupero di tassazione in loco». Il fatto che siano in corso altre azioni legate alla competitività territoriale (in alcune aree portuali si sta valutando l’introduzione di vere e proprie Zes) e la potenziale replicabilità del provvedimento di Varese, «ci dà conferma che il consenso politico bipartisan e la buona valutazione tecnica possano portare a una soluzione vera e relativamente rapida. E non solo per il Luinese» conclude Galli.