Falcone, nuova intimidazione alla scuola nel quartiere Zen

 Falcone, nuova intimidazione alla scuola nel quartiere Zen, il Coisp: “E’ una vera e propria dichiarazione di guerra, ora dare prova di forza e superiorità dello Stato e di concreto sostegno al fianco di chi lotta nelle scuole e nella società” “A Palermo stiamo assistendo, con lo stesso cupo animo degli anni più bui vissuti in quella terra, a una vera dichiarazione di guerra contro lo Stato, contro le Istituzioni, contro chi si batte per la cultura, per la libe...

 Falcone, nuova intimidazione alla scuola nel quartiere Zen, il Coisp: “E’ una vera e propria dichiarazione di guerra, ora dare prova di forza e superiorità dello Stato e di concreto sostegno al fianco di chi lotta nelle scuole e nella società” “A Palermo stiamo assistendo, con lo stesso cupo animo degli anni più bui vissuti in quella terra, a una vera dichiarazione di guerra contro lo Stato, contro le Istituzioni, contro chi si batte per la cultura, per la libertà, per la civiltà, per la legalità. L’ennesimo infame gesto, che vorrebbe adombrare il ricordo vivissimo e incrollabile del giudice Falcone e con esso lo sforzo di una comunità che cerca disperatamente riscatto, non può passare inosservato ma, anzi, richiede una risposta ferma e chiara, una prova di forza che stronchi ogni assurda velleità di chi pensa di poter stare al di sopra e al di là delle regole. Serve una mobilitazione massiccia per dare a certi soggetti senza onore una lezione sonora. Le intimidazioni di sciagurati nostalgici della mafia delle coppole, giovani o anziani che siano, non fanno effetto a noi che portiamo la divisa, ma nondimeno devono essere depotenziati totalmente da ogni ‘carica simbolica’ che possano esercitare sulla gente, causando   oltretutto un fastidio e un senso di sdegno per tanta tracotante devianza che obbligano a un intervento senza precedenti. Bisogna dare un segnale preciso a Palermo e all’Italia intera, garantendo concreto sostegno e stando visibilmente a fianco di chi lotta nelle scuole e nella società per il futuro della comunità, senza ovviamente trascurare ciò che dovrebbe essere ovvio, come un impianto di videosorveglianza che vergognosamente ancora in quella scuola non è stato riparato dopo tanto tempo da quando ha smesso di funzionare”. Così Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo la nuova gravissima intimidazione ai danni della scuola Falcone che si trova nel quartiere Zen, a Palermo, dove nei giorni scorsi era stata distrutta la statua del Giudice – gesto seguito poi dall’altro dell’immagine del magistrato data alle fiamme - e dove, ieri, è stato fatto trovare, davanti all’ingresso, un uccello con la testa mozzata. “L’unica testa che deve definitivamente capitolare, mozzata senza pietà dall’azione dello Stato – insiste Pianese – è quella della ‘piovra’ che sfigura orrendamente tutto ciò che avviluppa, impugnando le armi o meno, portatrice unicamente di oscurantismo, di violenza, di emarginazione, di sottocultura, di vera e propria schiavitù per coloro i quali cadono nella trappola di trovare un apparente riferimento in chi magari gli procura quattro soldi sporchi, ma finiscono solo per essere totalmente sottomessi dalla barbarie della prepotenza criminale”.