Avv. Francesco Pandolfi  -- DIRITTO DEL LAVORO TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO In materia di responsabilità da reato di un ente in conseguenza della commissione di reati ( lesioni gravi, gravissime o omicidio colposo) con violazione di norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, la Corte di Cassazione penale ha posto un'importante distinzione tra fatti di "interesse" dell'ente e a "vantaggio" dell'ente (sentenza n. 2544 del 21 gennaio 2016). Vediamo in che cosa consiste l'interesse dell'ente. Ebbene, ricorre questo requisito quando la persona fisica, pur non volendo l'evento lesione o morte del lavoratore, ha agito consapevolmente con il fine di far conseguire alla persona giuridica una qualche utilità. Ad esempio, questo può accadere quando la mancata adozione di cautele antinfortunistiche è l'esito di una di una scelta orientata a far risparmiare l'impresa. In questo caso, pur non volendo il verificarsi dell'infortunio a danno del dipendente, l'autore del reato ha violato la normativa per soddisfare un interesse dell'ente. Vediamo ora in che cosa consiste il "vantaggio" per l'ente. Esso ricorre quando la persona fisica, agendo per conto dell'ente, viola sistematicamente le norme di prevenzione e, pertanto, pone in atto una politica dell'ente disattenta agli aspetti della sicurezza sul lavoro, permettendo la riduzione dei costi e un contenimento della spesa massimizzando il profitto. Vuoi saperne di più su questo argomento? Infoline 7 su 7: 3286090590 Mail: francesco.pandolfi66@gmail.com