IL FIUME AZZURRO RISCHIA DI MORIRE

IL FIUME AZZURRO RISCHIA DI MORIRE - Chiediamo di non modificare il "Deflusso Minimo Vitale" (DMV) del fiume Ticino e il ripristino della regolazione perenne del lago maggiore ad almeno +1,50 metri sopra lo zero idrometrico, un provvedimento che nel 2012 ha salvato la regione dalla siccità e che garantirebbe una riserva idrica adeguata. La valle del Ticino è una zona meravigliosa al centro della Pianura Padana, l'ultimo grande scrigno di biodiversità tra le campagne e le grandi città che racc...

IL FIUME AZZURRO RISCHIA DI MORIRE - Chiediamo di non modificare il "Deflusso Minimo Vitale" (DMV) del fiume Ticino e il ripristino della regolazione perenne del lago maggiore ad almeno +1,50 metri sopra lo zero idrometrico, un provvedimento che nel 2012 ha salvato la regione dalla siccità e che garantirebbe una riserva idrica adeguata. La valle del Ticino è una zona meravigliosa al centro della Pianura Padana, l'ultimo grande scrigno di biodiversità tra le campagne e le grandi città che racchiude un patrimonio immenso, tutelato dall'UNESCO. L'acqua è al centro di tutto, la stessa acqua che non solo mantiene in vita il Fiume e i suoi boschi ma alimenta anche il sistema dei Navigli Lombardi, la Darsena di Milano, il Canale Villoresi, le risaie Lomelline e buona parte del sistema agricolo e produttivo della provincia di Pavia, Milano, Varese e Monza Brianza. Se tutto andrà come previsto, il Ticino morirà. Fauna, flora, attività produttive e campi coltivati sono a grandissimo rischio dopo la sospensione del provvedimento che prevedeva la regolazione a +1.50 metri sopra lo zero idrometrico del lago Maggiore anche nel periodo estivo . Il provvedimento, nato in via sperimentale nel 2010, si basava sulla garanzia di una quantità minima di acqua da far fluire lungo il fiume azzurro per assicurare la sopravvivenza naturale e produttiva delle realtà che insistono sul corso d’acqua. Ora invece il Ministero dell’Ambiente ha inviato un ordine al Consorzio del Ticino, l’ente regolatore delle acque, nel quale si impone di "operare la regolazione dei livelli del Lago Maggiore mantenendo la regolazione estiva entro il limite di +1,0 m. rispetto allo zero idrometrico di Sesto Calende". In sostanza, se fino ad oggi erano garantiti 18 metri cubi di acqua al secondo (24 nel periodo invernale) dal Lago Maggiore all’interno del Ticino da oggi il vincolo da rispettare sarà quello del livello del lago stesso, essendo a rischio la riserva idrica. La vicenda paradossale sarebbe nata dalla richiesta delle autorità Svizzere (i cui confini abbracciano parte del lago) di un "costante e tempestivo scambio di informazioni all’interno di un meccanismo di consultazione reciproca". Qualcuno al Ministero dell’Ambiente deve aver tradotto questa espressioni nella volontà di una sospensione della sperimentazione in corso. LINK risposta dell'ente Parco alla comunicazione ministeriale: E così è stato riportato in vita il vecchio sistema di regolamentazione. Rischiando di condannare il Ticino. Esito sperimentazione Deflusso Minimo Vitale: http://www.ticinoconsorzio.it/attachments/article/18/6%20Sperimentazione%20del%20DMV%20sul%20fiume%20Ticino%20sublacuale.pdf AIUTACI A RIPRISTINARE IL "DEFLUSSO MINIMO VITALE", FIRMA E CONDIVIDI! Questa petizione sarà consegnata a: Regione Lombardia - Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Assessore Claudia Maria Terzi Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Ministro Gianluca Galletti Gabinetto della Giunta Regionale Regione Piemonte 3 altri decisori...