Falsa dietista è finita in manette, si spacciava per esperta in alimentazione

Si era appropriata della identità di una vera dietista ed aveva cominciato ad esercitare, ma poi la falsa dietista è finita in manette Si chiama Cristina Soresina, ma si era procurata la carta di identità della dottoressa Cristina Colombo, una vera di Castellanza. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti la donna lo scorso 23 giugno si è presentata all’ufficio anagrafe del comune di Cocquio Trevisago come Cristina Colombo denunciando di aver perso i documenti e success...

Si era appropriata della identità di una vera dietista ed aveva cominciato ad esercitare, ma poi la falsa dietista è finita in manette

Si chiama Cristina Soresina, ma si era procurata la carta di identità della dottoressa Cristina Colombo, una vera di Castellanza. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti la donna lo scorso 23 giugno si è presentata all’ufficio anagrafe del comune di Cocquio Trevisago come Cristina Colombo denunciando di aver perso i documenti e successivamente si è recata al Commissariato di Porta Ticinese, a Milano, per presentare la denuncia di smarrimento fornendo le false generalità e dicendo di aver smarrito anche la patente, oltre alla carta d’identità valida per l’espatrio. Il giorno successivo, il 24 giugno, è tornata con la denuncia in mano e, inducendo in errore i funzionari del Comune del Varesotto, è riuscita, secondo l’accusa, ad ottenere la carta d’identità a nome Cristina Colombo. Con le nuove credenziali ha cominciato ad esercitare come dietista in alcuni ambulatori e centri nel Varesotto e ha aperto un ambulatorio in via Manara, a Milano, proprio vicino al Tribunale. Tra le altre cose è anche riuscita ad ottenere un finanziamento da 40 mila euro. Solo quando i carabinieri, dopo alcuni accertamenti, sono andati ad arrestarla, la donna ha ammesso di essere Cristina Soresina, che tra l’altro ha precedenti penali. È stata arrestata il 6 settembre e il 7 il giudice delle direttissime ha disposto per lei gli arresti domiciliari, ma la donna è indagata anche a piede libero per una serie di reati, tra cui esercizio abusivo della professione e truffa. Il gip ha convalidato l’arresto e emesso la misura cautelare parlando di “gravi indizi di colpevolezza. Il processo per direttissima partirà il 15 settembre. Cocquio Trevisago 10 settembre 2017 La Redazione