PdF contro i protagonisti della strage di via Fani
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- 13 marzo 2018 Partiti politici centro-destra
Comunicato stampa Il Popolo della Famiglia di Varese e' sdegnato per l'attenzione mediatica che sarà posta sui protagonisti della strage di via Fani, i 14 brigatisti che il 16 marzo 1978 uccisero Aldo Moro e i cinque uomini della sua scorta freddandoli con 91 colpi (45 a bersaglio). Nessuno di costoro è in carcere, ma Rilasciano interviste riempiendo le prime pagine dei giornali, raccontano da protagonisti dall’altare di prime serate in TV l’epopea degli anni di piombo, narrano senza traccia ...
Comunicato stampa Il Popolo della Famiglia di Varese e' sdegnato per l'attenzione mediatica che sarà posta sui protagonisti della strage di via Fani, i 14 brigatisti che il 16 marzo 1978 uccisero Aldo Moro e i cinque uomini della sua scorta freddandoli con 91 colpi (45 a bersaglio). Nessuno di costoro è in carcere, ma Rilasciano interviste riempiendo le prime pagine dei giornali, raccontano da protagonisti dall’altare di prime serate in TV l’epopea degli anni di piombo, narrano senza traccia di contrizione le loro storie personali, il nostro Stato si prepara a celebrare il quarantennale delle loro gesta epiche. Sono i nuovi eroi dello “star system”? No, sono assassini che uccisero a sangue freddo quattro ragazzi della scorta, sequestrarono e infine giustiziarono l’allora Presidente del Consiglio. Li stanno ammazzando una seconda volta. Il buio della nostra storia prosegue. Giornali e televisioni propongono in menù il quarantennale della strage di via Fani: cade il 16 marzo. E' compito del Popolo della Famiglia essere controcanto rispetto ad una dittatura mediatica che impone il solo punto di vista dei terroristi annientando quello delle vittime, in un cortocircuito logico che va svelato perché rivelatore dei meccanismi del potere. Del potere di oggi, in mano a lobby precise.