BOLLATE, MAXI RISSA TRA DETENUTI STRANIERI IN CARCERE. LA PROTESTA DEL SAPPE

BOLLATE, MAXI RISSA TRA DETENUTI STRANIERI IN CARCERE. LA PROTESTA DEL SAPPE Situazione di estremo pericolo all’interno della Casa di Reclusione di BOLLATE, dove ieri si è consumata una maxi rissa tra detenuti stranieri.
“La situazione è stata davvero pericolosa”, denuncia il Segretario Regionale della Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Alfonso GRECO.
 “Ieri sera si è consumata, nel III Reparto detentivo del carcere, una...

BOLLATE, MAXI RISSA TRA DETENUTI STRANIERI IN CARCERE. LA PROTESTA DEL SAPPE Situazione di estremo pericolo all’interno della Casa di Reclusione di BOLLATE, dove ieri si è consumata una maxi rissa tra detenuti stranieri. “La situazione è stata davvero pericolosa”, denuncia il Segretario Regionale della Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Alfonso GRECO.  “Ieri sera si è consumata, nel III Reparto detentivo del carcere, una maxi rissa tra detenuti di etnia albanese e marocchina. I detenuti si sono affrontati con pezzi di legno e spranghe di ferro e solo grazie al massiccio intervento di una quindicina di unità della Polizia Penitenziaria si è potuto scongiurare il peggio. Due detenuti sono dovuti ricorrere alle cure presso il nosocomio cittadino e altri tre presso l’infermeria del carcere. Oggi tutti i detenuti coinvolti sono stati immediatamente trasferiti in altri istituti per opportunità e sicurezza... L’Amministrazione Penitenziaria adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dall’assumere seri provvedimenti disciplinari e penali verso i detenuti responsabili dei gravi fatti accaduti nel carcere”. Il SAPPE ricorda che, nell’anno 2016, nella Casa di Reclusione di Bollate si sono verificati “ 34 atti di autolesionismo, 3 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 84 colluttazioni e 2 feriment”. Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di BOLLATE arriva da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “ E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se  le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella mentre ogni 24 ore ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria.  Aggressioni risse, rivolte e incendi sono all’ordine del giorno e i dati sulle presenze in carcere ci dicono che il numero delle presenze di detenuti in carcere è in sensibile aumento. Ed il Corpo di Polizia Penitenziaria, che sta a contatto con i detenuti 24 ore al giorno, ha carenze di organico pari ad oltre 7.000 Agenti …”. “Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere”, concludono i sindacalisti del SAPPE . “ Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative e che anzi trascorrono il giorno a non far nulla. Ed è grave che sia aumentano il numero degli eventi critici nelle carceri da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto. Nell’anno 2016 ci sono infatti stati 39 suicidi di detenuti, 1.011 tentati suicidi, 8.586 atti di autolesionismo, 6.552 colluttazioni e 949 ferimenti. E questo deve fare capire in quali condizioni sono costretti a lavorare i poliziotti penitenziari in Lombardia ed a Bollate in particolare, spesso vittime loro stessi della follia delinquenziale di certi detenuti”. Roma, 13 marzo 2017   Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE