Una prospettiva, una speranza per un futuro migliore del popolo italiano.
Una prospettiva, una speranza per un futuro migliore del popolo italiano.
Dopo gli ultimi 10 anni d'impegno culturale con ALEF (Associazione Liberi e Forti), a fianco del Presidente, l'amico Ettore Bonalberti, mi sono convinto che ogni volta che ci riconvochiamo come oggi,
continuare a ricercare i modi e i contenuti per una riaggregazione politica dei popolari, dei liberali, dei democristiani mai pentiti, dei cattolici senza aggettivi, a ...
Una prospettiva, una speranza per un futuro migliore del popolo italiano.
Dopo gli ultimi 10 anni d'impegno culturale con ALEF (Associazione Liberi e Forti), a fianco del Presidente, l'amico Ettore Bonalberti, mi sono convinto che ogni volta che ci riconvochiamo come oggi,
continuare a ricercare i modi e i contenuti per una riaggregazione politica dei popolari, dei liberali, dei democristiani mai pentiti, dei cattolici senza aggettivi, a mio avviso, non serve più con le modalità attuali.
Non serve più nei nostri incontri, confrontarci, in poche ore, soltanto per riaffermare la nostra capacità intellettuale, la nostra competenza e cultura politica, per compiacerci o per criticarci reciprocamente, come rappresentanti di movimenti e associazioni, di partiti politici da militanti Cattolici Laici, Liberi e Forti e insieme a tante altre persone, tanti nuovi amici senza voce nelle istituzioni e che non si sentono rappresentati.
Non serve più, a mio avviso, rifare analisi già fatte da tanto tempo, anche se aggiornate con gli ultimi avvenimenti.
A mio avviso, servirebbe soltanto un tempestivo aggiornamento, con documenti condivisi che comprendano: - la
base dei valori e principi condivisi d'ispirazione all'umanesimo cristiano e di etica morale; - la
piattaforma culturale, politica, economica e sociale; - il
programma delle aree prioritarie, con la sostenibilità finanziaria delle proposte.
I contenuti di questi punti ci sono già, a mio avviso, e sono ancora validi nei documenti che sono stati elaborati nel 2015 a Rovereto e Orvieto e che potranno essere integrati da altri contributi in questa giornata di studio e nelle prossime occasioni. Pertanto, siccome nel divenire delle situazioni politiche, queste scelte potrebbero essere rimodulate, al fine di evitare di ricominciare il lavoro con grandi isteresi e rallentamenti ogni volta, ritengo di offrire, come mio personale contributo, la mia competenza nella
scelta di
un metodo di lavoro che sia duraturo e valido per tutti.
Quali dovrebbero essere le caratteristiche del metodo di lavoro:
- comune nella continuità dell'impegno personale e/o di gruppo e/o di Associazione e/o di Partito; -
umile nell'ascolto di chi non ha voce; -
solidale nel dare voce, con proposte concrete e sostenibili finanziariamente; -
efficiente nell' utilizzazione delle risorse da reperire e da gestire con indicazioni quantitative e di responsabilità; -
efficace nella capacità di raggiungere gli obiettivi fissati in un tempo stabilito; -
condiviso, si devono stabilire (costituendo da subito un gruppo organizzativo di segreteria generale di riferimento) delle regole, condivise, ma che tutti devono rigorosamente rispettare, prevedendo delle "penalità" per il non rispetto e l'inadempienza. La nostra esperienza ci deve permettere in futuro di inserire garanzie interne (comitato dei Garanti) per il rispetto delle regole e programmi, maggiormente per sostenere una condivisione di valori etici nell'azione comune (codice etico); -
partecipativo,
si deve intendere che tutti, grandi e piccoli movimenti, partiti, devono avere le stesse possibilità sentendosi importanti e fondamentali per il raggiungimento dell'obiettivo, senza prevaricazioni e tentazioni di annessioni; -
conservativo e trasmissivo di valori culturali e storici (comitato di Saggi); -
attrattivo
verso i giovani, con sistemi di comunicazione e d'Innovazione tecnologica; -
meritocratico nel riconoscimento di nuove leadership di una nuova classe dirigente, non solo per i dati anagrafici;
Prima a noi e quindi agli altri, all'esterno, a tutti coloro che vorranno partecipare alla nuova aggregazione, dobbiamo
sapere trasmettere
fiducia e speranza nella ricerca del bene comune e nell'affermazione delle virtù etiche. Adesso, nei prossimi mesi, il tempo che incombe su di noi, ci chiede da subito, di
agire uniti per un primo obiettivo, senza se e senza ma: fare vincere il NO al Referendum costituzionale della inadeguata e pericolosa legge Renzi&Boschi&Verdini. Personalmente e come ALEF, sia per il NO al Referendum, sia per gli obiettivi di recuperare la Sovranità Popolare, siamo anche impegnati con il progetto della
Confederazione della Sovranità Popolare che raggruppa tante Associazioni e Movimenti che non si sentono rappresentati dai partiti e che politicamente si sono ricomposte temporaneamente in numerose liste civiche e vedono nella Costituzione, da tutelare e poi aggiornare, la carta dei valori unificanti. La Confederazione della Sovranità Popolare riconosce la sua Leadership laica nell'Emerito Vice Presidente della Corte Costituzionale: Paolo Maddalena e la sua Leadership clericale nel Celestiniano Padre Quirino Salomone. Chi, tra i riceventi, non dovesse condividere legittimamente questo scelta politica di aderire al NO al Referendum, altrettanto legittimamente è giusto che lo dichiari sin da subito e che non partecipi ai processi organizzativi e culturali di questa assemblea e delle sue successive convocazioni.
La grande riaggregazione politica e partitica inizierà concretamente, non tanto nei dibattiti intellettuali, ma nei processi di collaborazione effettiva e di empatia che si svilupperanno tra tutti coloro che parteciperanno e contribuiranno al raggiungimento di questo obiettivo democratico:
la tutela della Costituzione della Repubblica Italiana per il bene comune e delle future generazioni.
Mi auguro che la carta costituzionale che sarà redatta da una nuova Assemblea Costituente, che si farà dopo il Governo Renzi, diventerà la nuova amalgama, l'Etica condivisa di tutto il Popolo italiano nell'era digitale. Sono convinto che nei prossimi processi aggregativi per il NO al Referendum emergeranno anche le nuove Leadership in termini riconoscibili, credibili e meritevoli dei più ampi consensi. Ricordiamoci tutti insieme che
"Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere" (Madre Teresa di Calcutta) Buon proseguimento e buon Cammino INSIEME, per il mio miglio verso la meta comune che è DIO Creatore.
di Antonino Giannone
Vice Presidente ALEF (Associazione Liberi e Forti)
antoninogiannone1@gmail.com