L'Europa vuol fare pagare il mancato introito della Brexit ai cittadini aumentando le tasse

"L'Unione Europea vuol fare pagare il mancato introito derivante dalla Brexit ai cittadini europei aumentando le tasse".   Lo ha dichiarato l'Europarlamentare della in vista della seduta plenaria di martedì a Bruxelles dove si discuterà del quadro finanziario pluriennale post 2020.   "L' Europa - ha dichiarato Ciocca - riformando il sistema delle risorse proprie, ovvero delle entrate, vuole arrogarsi un ruolo diretto di imposizione nei confronti degli Stati membri...

"L'Unione Europea vuol fare pagare il mancato introito derivante dalla Brexit ai cittadini europei aumentando le tasse".   Lo ha dichiarato l'Europarlamentare della in vista della seduta plenaria di martedì a Bruxelles dove si discuterà del quadro finanziario pluriennale post 2020.   "L' Europa - ha dichiarato Ciocca - riformando il sistema delle risorse proprie, ovvero delle entrate, vuole arrogarsi un ruolo diretto di imposizione nei confronti degli Stati membri.   La malsana idea dell’esecutivo europeo - prosegue - è quella di incrementare le entrate attraverso nuove voci: imposte standard sulle società a partire dalle grandi multinazionali fino ad estenderle a tutte le imprese in 7 anni, tasse sulle transazioni finanziarie, tasse su attrezzature di plastica monouso, tasse su carburanti e biglietti aeri in ottica ambientale”.   Le risorse proprie dell'UE ad oggi sono formate da un prelievo sulla riscossione iva degli stati membri, da alcuni dazi doganali e da un’aliquota standard sul reddito nazionale lordo di ciascun paese.   "Voglio ricordare - continua Ciocca - che l'Italia è tra i 7 Paesi Ocse con una pressione fiscale che supera il 40%, la quarta più elevata dell'area euro dopo Danimarca, Svezia, Finlandia e Belgio e superiore di ben 6 punti percentuali rispetto a quella tedesca".   "Con circa 100 balzelli - puntualizza - ogni italiano paga mediamente 8 mila euro all'anno tra tasse e imposte che salgono a 12 mila se consideriamo i contributi previdenziali".   "L' Europa - conclude Ciocca - dichiara che diminuirà il contributo diretto incassato degli Stati membri ma questo non è che fumo negli occhi.   Sarà solo più complicato per i vari Paesi quantificare il drenaggio di risorse con il forte rischio di perdere potere nelle trattative politiche perché non si saprà più nemmeno quanto dovrebbe ritornare in termini di finanziamenti e servizi".