Debito pubblico: in Europa peggio di noi solo la Grecia

Debito pubblico: in Europa peggio di noi c'è soltanto la Grecia e abbiamo ci siamo lasciati alle spalle anche il Portogallo, servono aggiustamenti significativi. Secondo l’ultimo rapporto sulla sostenibilità dei debiti pubblici degli Stati Ue della Commissione Ue, la rischiosità del debito pubblico italiano
 è al secondo posto, superata solo dalla Grecia mentre ci siamo lasciati alle spalle il Portogallo, sceso al terzo posto. La commissi...

Debito pubblico: in Europa peggio di noi c'è soltanto la Grecia e abbiamo ci siamo lasciati alle spalle anche il Portogallo, servono aggiustamenti significativi.

Secondo l’ultimo rapporto sulla sostenibilità dei debiti pubblici degli Stati Ue della Commissione Ue, la rischiosità del debito pubblico italiano  è al secondo posto, superata solo dalla Grecia mentre ci siamo lasciati alle spalle il Portogallo, sceso al terzo posto. La commissione nel rendere pubblico l’ultimo rapporto sulla sostenibilità dei debiti pubblici degli stati dell’ ha sottolineato che quello italiano resta esposto a rischi sfavorevoli e che nel breve termine non ci sono rischi di stress di bilancio, eccezion fatta per Italia, Spagna, Francia, Portogallo e Belgio, paesi nei quali la commissione vede alti rischi per la sostenibilità a medio termine su tutti e due gli indicatori utilizzati per valutare il rischio. Nei cinque paesi a rischio ci sarebbe bisogno di un aggiustamento significativo di bilancio per mantenere la sostenibilità a medio termine raggiungendo un livello di debito al 60% entro il 2032. È una brutta notizia proprio in contemporanea con l’aggiornamento dei dati sul debito pubblico comunicati da Bankitalia che aggiorna a 2.256,1 miliardi il dato di fine 2017 con un incremento di 36,6 miliardi rispetto ai 2.219,5 di fine 2016 (2.173 md a fine 2015 e 2.137 md a fine 2014). Nel caso, non improbabile, che la  Bce rialzasse i tassi del 100%, entro il 2028 il debito aumenterebbe di 9 punti percentuali. Per alcuni economisti nello scenario potrebbe incidere l’incertezza politica anche se la crisi tedesca e i controversi risultati elettorali in Spagna sono stati snobbati dai mercati. Nell’eurozona il paese il profilo di rischio più alto si conferma quello del debito pubblico greco con tassi del 4,33% sul decennale mentre l’Italia conquista con il 2,085% il secondo posto superando di poco il Portogallo che perde una posizione con un tasso del 2,075%. Bruxelles 16 febbraio 2018 Fabrizio Sbardella