amicizie pericolose su Facebook: belle fanciulle ti corteggiano, ma sono solo fake
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- 27 luglio 2017 Cultura
a volte sulla strada del tramonto si incontrano amicizie pericolose su Facebook e scattano le estorsioni, meglio non lasciarsi andare ed evitare di sognare Quando dai nostri profili Facebook si evince che abbiamo raggiunto l’età in cui è facile essere allocchi allora è probabile che possiamo essere sottoposti all’attacco di giovani fanciulle che vorrebbero truffarci. L’allarme è lanciato dalla Polizia di stato sulla sua pagina . La storia si ripete metodicamente e analmente: ...
a volte sulla strada del tramonto si incontrano amicizie pericolose su Facebook e scattano le estorsioni, meglio non lasciarsi andare ed evitare di sognare
Quando dai nostri profili Facebook si evince che abbiamo raggiunto l’età in cui è facile essere allocchi allora è probabile che possiamo essere sottoposti all’attacco di giovani fanciulle che vorrebbero truffarci. L’allarme è lanciato dalla Polizia di stato sulla sua pagina . La storia si ripete metodicamente e analmente: la vittima riceve una richiesta di amicizia da una ragazza giovane e carina (ovviamente il profilo è falso, poiché viene costruito con foto e dati prelevati da altri profili Facebook non protetti). Non è così difficile verificare che è un fake perché solitamente sono profili fatti da pochissimo tempo e contengono pochissimi elementi al di là di due o tre foto molto accattivanti. Se ci caschi e accetti l’amicizia, inizia uno scambio di conversazioni sul Messenger di Facebook e poi parte la richiesta di vedersi in faccia e di passare su Skype per proseguire più comodamente e confidenzialmente le conversazioni. In un crescendo sempre più intimo e confidenziale la bella sconosciuta alza il livello di intimità e propone di passare a conversazioni sempre più piccanti e la vittima viene spinta a spogliarsi o ad effettuare giochi erotici. Tutto questo accade con modalità veramente poco credibili e in maniera evidentemente finta, ma tant’è che se uno diventa pesce e vuole farsi pescare il lavoro per i truffatori diventa facile facile. La vittima si lascia andare e la telecamera riprende e registra e quando l’estorsore decide che ha abbastanza materiale interrompe la sceneggiata e rimanda alla vittima le immagini registrate chiedendo un lauto compenso per non diffonderle agli amici di Facebook. La cifra richiesta per non svergognarti solitamente si aggira tra i 500 e i 1.500euro, sufficiente per metterti in difficoltà, ma anche, troppo spesso, non abbastanza sostanziosa da costringere le vittime alla denuncia, optando invece per pagare e tacere evitando figuracce clamorose. Negli ultimi anni sono stati moltissimi i casi denunciati, ma probabilmente sono moltissimi di più quelli passati in silenzio per la vergogna del comportamento tenuto. La Polizia di stato ci invita a tutelarci con pochi utili consigli come quello di evitare di accettare amicizia da persone che non sono conosciute, specialmente se giovani, carine e disponibili. Una buona soluzione potrebbe essere quella di dare un’occhiata attenta allo specchio e memorizzare bene la nostra immagine. Altri consigli della Polizia di Stato sono quelli di inserire nelle nostre pagine i dati minimi relativi alla nostra persona (per esempio solo giorno mese di nascita e non l'anno) di proteggere il profilo limitando la visione delle foto delle amicizie e del diario solo agli amici (aprendolo agli amici degli amici facciamo comunque un ulteriore diffusione dei dati) e di evitate di pubblicare le foto dei minori. Anche se siamo comodamente seduti nel nostro salotto, nell’intimità della nostra dimora, non ci possiamo mai dimenticare che lo strumento con cui ci colleghiamo alla rete è solo una grande finestra spalancata al buio del mondo esterno e noi non siamo mai in grado di vedere bene chi sta fuori e si confronta con noi. Somma Lombardo 27 luglio 2017 La Redazione