Vanetti di Riva Destra contro tassa soggiorno

  • Egregio Sig. Direttore, prendo spunto dall’articolo apparso sul  giornale locale , sabato 28.  Forza Italia chiede la tassa di soggiorno per Expo.Varese non è Firenze che può permettersi di chiedere tre euro come tassa di soggiorno, dove il turismo è l’industria del territorio, paragonata alla mecca, dove una volta nella vita ci devi andare. Direi che Varese dovrebbe dare ai visitatori e turisti tre euro per attrarli a visitare e soggiornare nella nostra città.  Varese e l’Italia non vogliono capire che difendere ad oltranza quel poco di industria manifatturiera rimasta non porterà a nulla e che l’unica alternativa risiede in una politica industriale del turismo.  “Se Topolino non fosse stato respinto alle porte di Napoli, oggi ci sarebbero 36 mila posti di lavoro in più” (Resort Italia Ed.Marsilio) Quei posti di lavoro andarono a Eurodisney in Francia.  Mettere la tassa di soggiorno a Varese equivarrebbe a bruciare la possibilità che di far arrivare  quel poco di visitatori che Varese si aspetta mentre l’occasione di Expò andrebbe sfruttata dal punto di vista della notorietà e della promozione, un investimento per il dopo Expò. L’ Italia, ha fin dai secoli scorsi, la naturale potenzialità di attrarre visitatori. Ciò è da considerarsi inizialmente, un vero e proprio omaggio di madre natura, sia per l’ottima posizione geografica strategica, sia per i numerosi tesori  artistici che per i paesaggi e le attrattività. Negli anni ’60, il nostro bel paese era posizionato al quarto posto per competitività, e anno dopo anno, per colpa di una errata politica industriale, è scivolata fino al 28° posto di oggi. Certo, sono stati commessi errori e ancora ne commettiamo, se pensiamo all’ultima sconfitta dell’ industria Italiana, che è quella della cessione di Pirelli nelle mani dei cinesi. Certo è Se ci soffermiamo ad ascoltare le parole degli amministratori, pare quasi che questa cessione possa essere un rilancio in grande stile di un’ industria che nasce in Italia alla fine del 1800 e che cresce passo dopo passo senza mai dimenticare l’ umiltà delle radici. L’ industrializzazione iniziata dall’ immediato dopo guerra ha portato certamente gli anni del boom economico, ma aver puntato tutto sull’industria oggi vediamo che si è rivelato fallimentare avendo snobbato per decenni l’unica alternativa possibile e la  vera vocazione, IL TURISMO. Da 30 anni, sentiamo  parlare di riqualificazione turistica, anche in alcuni discorsi dell’ attuale Premier, ma le parole, non bastano per ridar vita e slancio all’ economia del paese, servono azioni concrete, e detassazioni immediate, che colpiscono il comparto turistico, sofferente e soffocato oramai da anni, senza aver la possibilità di investire in servizi e in risorse umane efficienti e competenti. Oggi bisogna chiedersi, il perché i turisti ci hanno abbandonato a favore di altre realtà. Innanzi tutto la non competitività sulle tariffe, la scarsa qualità dei servizi offerti, la disinformazione generale, che nel mondo di internet, pare quasi essere impossibile, ma è reale. Ma anche e soprattutto l’ incuria di un territorio, che lascia intravedere l’abbandono , in ogni passaggio per raggiungere i luoghi suggestivi. Pensiamo alla nostra città giardino e la sua provincia, con le strade di riferimento per raggiunger luoghi suggestivi. Uno su tutti la salita al Monte Sacro, abbandonata in stato di incuria da anni, con sacchi dell’ immondizia abbandonati sulle strade, escrementi di cani da dover fare lo slalom, erbacce mai estirpate, che distruggono la sede stradale, e non solo. L’ isolino Virginia irraggiungibile, la strada di arrivo al parcheggio di S Caterina del Sasso, con bottiglie di plastica gettate in ogni dove, lavatrici rotte poste ai lati delle carreggiate, e poi indicazioni quasi assenti  e cartelli stradali cancellati dal tempo. Uffici di informazione disinformati e spesso chiusi e associazioni di categoria senza alcuna categoria. Se tutto ciò, lo associamo ad EXPO, dove sono state dette e scritte parole di soddisfazione per l’ ottima riuscita dei progetti, ma che a oggi progetti rimangono, visto e considerato che non ci sono soldi per poter realizzare qualsiasi cosa, se non quelli spesi per deturpare Piazza Monte Grappa, con un opera che riferita ad  Expo, non ha ne capo ne coda. Sono certo, che il trend può cambiare radicalmente, mettendo a disposizione dei cittadini prima e dei turisti poi, servizi e portali gratuiti, per accedere alle migliori offerte chiare e aggiornate settimanalmente, aiutando il comparto a rifiorire e ridare il giusto lustro a una città Giardino, che oramai pare essere diventata la città discarica. Riva Destra, ha iniziato ad utilizzare un metodo per la riqualificazione turistica e del territorio, per dar man forte a chi ha l’esigenza di ritornare ad essere competitivo sul miglior mercato , e soprattutto all’ ascolto delle esigenze dei singoli operatori del settore.
  • Dobbiamo, in ogni caso, ringraziare le amministrazioni pubbliche che si sono succedute negli ultimi 30 anni, per aver parlato bene e razzolato male, comunque rispecchiando le sorti di un paese, che è stato depredato, non solo economicamente ma anche e soprattutto nei valori .
  • Stefano Vanetti responsabile turismo
  • Riva Destra Varese