OGGI VENTINOVE SETTEMBRE, MI SON SVEGLIATO E ..

OGGI VENTINOVE SETTEMBRE,  MI SON SVEGLIATO E .. Ventinove settembre oltre ad essere una fantastica canzone del duo Mogol-Battisti è anche il compleanno di due campioni della politica italiana, due personaggi che hanno influenzato e cambiato il paese negli ultimi anni. Silvio Berlusconi compie settantanove anni e Pierluigi Bersani sessantaquattro ed entrambi vorrebbero tornare agli antichi fulgori, anche se nel frattempo tutto è cambiato intorno a loro, vecchi compagni di viaggio che ab...

OGGI VENTINOVE SETTEMBRE,  MI SON SVEGLIATO E .. Ventinove settembre oltre ad essere una fantastica canzone del duo Mogol-Battisti è anche il compleanno di due campioni della politica italiana, due personaggi che hanno influenzato e cambiato il paese negli ultimi anni. Silvio Berlusconi compie settantanove anni e Pierluigi Bersani sessantaquattro ed entrambi vorrebbero tornare agli antichi fulgori, anche se nel frattempo tutto è cambiato intorno a loro, vecchi compagni di viaggio che abbandonano le navi malandate e nuovi che salgono sperando di raccogliere i resti dell’antico fasto. Il vecchio giaguaro corteggia il giovane rampante Salvini,  mentre perde o forse presta pezzi importanti del suo partito all’altro giovane Matteo, a lungo immaginato come suo successore naturale. Salvini intanto fa finta di negare il corteggiamento e poi tratta sul territorio con gli ultimi soldatini dell’ex Cavaliere per scalare i municipi delle periferie. L’uomo venuto da Bettola per smacchiare il giaguaro, passato alla storia nell’immaginario collettivo più per le imitazioni di Crozza che per il suo contributo politico, cerca di stare a galla nel mare del renzismo ritagliandosi il ruolo di critico gentile e accondiscendente. Sono solo due vecchi signori malandati che non accettano la crudezza del tempo che passa, sognando battaglie in un futuro che oramai è passato e non torna. La maschera di Silvio che ancora, di tanto in tanto, appare nelle riunioni pubbliche mette in ombra l’immagine dell’uomo potente e iperattivo che si è costruito nel suo percorso politico.  Quel buon uomo di Pierluigi non sa più come e cosa fare nel suo universo che gli si è rivoltato contro, con quel ragazzo che non ha potuto smacchiarlo, ma lo ha semplicemente cancellato. Auguri a loro sperando un dignitoso rientro in famiglia a godersi le gioie della vecchiaia con nipotini (o nipotine secondo i casi e i gusti) scrivendo, biografie e memorie. Fabrizio Sbardella