GdF,evasione per 7 milioni settore metalli
COMUNICATO STAMPA SCOPERTO UN EVASORE TOTALE NEL SETTORE DEL COMMERCIO DEI METALLI Quasi 7 milioni di euro di base imponibile ricostruita ed un milione di I.V.A. non versata all’erario: per questi motivi, il titolare di una ditta individuale, C.A., di anni 64, residente a Lodi, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lodi, con le accuse di non aver presentato le dichiarazioni dei redditi conseguiti, non aver versato l’IVA dovuta allo Stato e aver occultato o distrutto gran parte d...
COMUNICATO STAMPA SCOPERTO UN EVASORE TOTALE NEL SETTORE DEL COMMERCIO DEI METALLI Quasi 7 milioni di euro di base imponibile ricostruita ed un milione di I.V.A. non versata all’erario: per questi motivi, il titolare di una ditta individuale, C.A., di anni 64, residente a Lodi, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lodi, con le accuse di non aver presentato le dichiarazioni dei redditi conseguiti, non aver versato l’IVA dovuta allo Stato e aver occultato o distrutto gran parte delle scritture contabili obbligatorie. È la sintesi di un’operazione conclusa dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Lodi, che, ha preso in esame la posizione di un imprenditore lodigiano, che ha operato per anni nel commercio dei metalli, in particolare rame, dichiarando di essere un rappresentante. Lo stesso però, per il 2010 e per il 2011, aveva presentato le dichiarazioni dei redditi con valore “zero”. A partire dal 2012, lo stesso aveva formalmente cessato l’attività, chiudendo la propria partita IVA. La verifica condotta dai Finanzieri consentiva di appurare, invece, che il soggetto aveva effettuato operazioni fiscalmente rilevanti in tutti gli anni esaminati, compresi quelli più recenti dove aveva dichiarato la cessazione dell’attività. E’ emerso che si era occupato anche di importazione di rame dall’Egitto, poi rivenduto sul mercato nazionale. L’evasore, al fine di impedire la ricostruzione dell’attività svolta, aveva provveduto a distruggere le fatture emesse e non risulta che avesse istituito i registri contabili. Ma i verificatori, grazie allo strumento delle indagini bancarie, sono riusciti a ricomporre le movimentazioni finanziarie di ben 11 conti correnti, intestati a lui ed alla moglie casalinga. Per le risultanze dell’indagine, si tratta di un caso di “evasore totale” che ora riceverà un congruo avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate e dovrà rispondere penalmente innanzi al Tribunale di Lodi.