Cattaneo a Varese, svolta di Ncd?
La presenza di Cattaneo a Varese è un segnale per il territorio della provincia ma soprattutto per Varese, il principale comune assieme a Gallarate e Busto in cui si voterà il prossimo anno. «Ci contraddistingue una storia politica, culturale e una tradizione che dura da decenni a Varese e in provincia che trova il suo punto di origine e il suo orizzonte nella cultura cattolica e popolare. Non abbiamo problemi di identità e non ci interessano i recinti politici, ci interessa affermare contenu...
La presenza di Cattaneo a Varese è un segnale per il territorio della provincia ma soprattutto per Varese, il principale comune assieme a Gallarate e Busto in cui si voterà il prossimo anno. «Ci contraddistingue una storia politica, culturale e una tradizione che dura da decenni a Varese e in provincia che trova il suo punto di origine e il suo orizzonte nella cultura cattolica e popolare. Non abbiamo problemi di identità e non ci interessano i recinti politici, ci interessa affermare contenuti e idee concrete per la città costruendo una proposta aperta e credibile che parta da questi punti programmatici. Noi non rinunciamo al nostro patrimonio di pensiero e siamo fortemente ancorati ai valori che ci contraddistinguono da sempre: il primato della persona sulla società, la difesa del valore della libertà, la sussidiarietà, la difesa della famiglia, la fiducia nell’Europa. Sceglieremo i compagni di viaggio per le amministrative sulla base delle risposte che avremo su questi contenuti. Noi abbiamo le idee chiare». Il punto non è il programma consueto e rassicurante per i moderati, ma le persone e in primis le alleanze. Un partito nazionale del 4/5 per cento deve decidere all'interno di un sistema elettorale bipolare, da che parte stare. Col centrodestra o col centrosinistra oppure al centro? Al di là delle dichiarazioni di facciata, Cattaneo ha un certo peso e non può esimersi assieme agli altri leader, dal lanciare un messaggio chiaro. La prospettiva naturale a nostro modo di vedere, è una grande aggregazione di centro con tutte le altre forze che si richiamano ai valori cattolici. E una volta ricomposto il "grande centro" a quel punto i cattolici staranno col centrodestra? Non è scontato, viste le differenze con la Lega. L'alleanza con il centrosinistra è ancora più difficile per le ideologie anti-cattoliche di una parte del loro elettorato ( vedi posizione su scuole cattoliche), aborto, gender ecc. Altra possibilità di vecchio stampo, la politica dei due forni (a seconda di chi offre di più). La scelta della linea non è ulteriormente rinviabile visto che i sondaggi danno il Movimento 5 Stelle al secondo posto dopo il Pd. La frammentazione ha fatto il gioco di due partiti Pd e 5 Stelle dove c'è dentro di tutto, e questo durerà fino a quando non ci sarà una ulteriore scelta "moderata" seria, chiara e leader veri ma De Gasperi e Sturzo non ne vediamo. Giuseppe Criseo Editore di VARESE PRESS www.varesepress.info mail redazione@varesepress.info