Bruno Lucisano,i bambini e la canea
I bambini e la canea La canea scatenatesi sulla possibilità delle adozioni da affidare a persone dello stesso sesso, non è altro che l’interesse della politica di raccattare qualche voto, schierandosi pro o contro, non in base a fattori oggettivi, bensì a fattori di convenienza. Ora, ci può stare, che in un mondo senza regole e misure, ci si inventi l’inottenibile per distogliere il popolo da quelli che sono i problemi veri del paese e della propria terra; ci può anche stare che il dibattitto...
- I bambini e la canea La canea scatenatesi sulla possibilità delle adozioni da affidare a persone dello stesso sesso, non è altro che l’interesse della politica di raccattare qualche voto, schierandosi pro o contro, non in base a fattori oggettivi, bensì a fattori di convenienza. Ora, ci può stare, che in un mondo senza regole e misure, ci si inventi l’inottenibile per distogliere il popolo da quelli che sono i problemi veri del paese e della propria terra; ci può anche stare che il dibattitto sulle adozioni abbia tanta eco nell’opinione pubblica; ma quello che è insopportabile è che tante persone, giovani che hanno un bel cervello per ragionare, lo maltrattano, lo prostituiscono, in base al leader che si sono scelti e con il quale condividono le sciagure. Ora ditemi voi, se sia normale in questo paese, che sulle adozioni omosessuali, ci sia gente che segue pedissequamente, personaggi e leader politici, che nulla sanno di bambini e di famiglie, ma solo dei loro interessi, ruminando concetti, come vecchie vacche e, ripetendoli, come antichi pappagalli. I bambini sono il futuro, la continuazione della vita e, sono essi stessi, la vita. E’ un fatto di coscienza della nostra, non di quella di alcuni politici, che si riempiono la bocca di famiglia, e la offendono ad ogni piè sospinto! Non è roba che decide la politica, è roba che ha già deciso e decide la natura. La vita nasce dai dolori e dalle sofferenze della donna, nasce per la maggior parte delle volte, da un atto d’amore tra un uomo e una donna. Qualche volta, invece nasce dalla violenza, ma anche quella vita, più delle altre, va tutelata e protetta, non affidata al caso o alle fantasticherie di cervelli corrosi dall’ossessione, ma a una madre che gli possa trasmettere amore, nella pietà, che solo una mamma sa dare e può dare. Ma di che stiamo parlando? Il bambino non è un cane che tutti possono adottare, non è un animale, con tutto il rispetto per gli animali, ma è la prosecuzione della vita stessa. Il bambino possiede in sé, la continuazione della vita, ed è per questo che va rispettato, protetto, tutelato. Solo l’unione di un uomo e una donna genera la vita, e la vita, non si può affidare al primo che passa. Stavolta, la “preda”, corre veloce, anzi, non c’è proprio. Stiamo esagerando. Fermate la canea! brunolucisano.altervista.org