Marion Le Pen a Roma al convegno di Sabbatani per l’Europa delle Mille Patrie

Marion Marechal Le Pen, Per l’Europa delle Mille Patrie.
Il volto più noto della destra francese in Italia per illustrare la sua linea politica.
di Alessandro Terradura,inviato di Varese Press di Roma Marion, “La Liberté guidant le peuple”. Cattolica e tradizionalista, 27 anni , iscritta al Front National dal 2007 è la più giovane parlamentare francese. E’ arrivata a Fiumicino nel primo pomeriggio per una due giorni intensa tra Roma, al Co...

Marion Marechal Le Pen, Per l’Europa delle Mille Patrie. Il volto più noto della destra francese in Italia per illustrare la sua linea politica. di Alessandro Terradura,inviato di Varese Press di Roma Marion, “La Liberté guidant le peuple”. Cattolica e tradizionalista, 27 anni , iscritta al Front National dal 2007 è la più giovane parlamentare francese. E’ arrivata a Fiumicino nel primo pomeriggio per una due giorni intensa tra Roma, al Convegno “L’Europa delle Mille Patrie” organizzato da Fabio Sabbatani Schiuma responsabile dell’organizzazione di “Noi con Salvini” nella Capitale e dal Coordinamento nazionale Mille Patrie, e Milano per incontrare, oggi, Roberto Maroni e Matteo Salvini. Ad aprire il convegno Fabio Sabbatani Schiuma, “Noi di Riva destra Mille Patrie combattiamo per la costruzione di un solo fronte sovranista. Contro questa Europa c’è bisogno di mettere insieme tutti quei movimenti che combattono per la liberazione dei popoli e per la difesa delle loro identità. Con Matteo Salvini, Marin Le pen e Marion Marechal Le Pen sappiamo di avere anche dei grandi leader”. “Considero Terra qualsiasi terra che è stata romanizzata, cristianizzata e influenzata dallo spirito greco”. Inizia così il discorso la parlamentare francese. Senza fronzoli, diretta al punto, in Italiano. La sala è stracolma. Reporter e fotografi si ammassano per strappare una foto, una dichiarazione, rendendo difficile il lavoro della sicurezza. La Le Pen illustra la sua linea politica in presenza di Fabio Sabbatani Schiuma, Gian Marco Centinaio, Fabrizio Fratus e Philippe Vardon Il suo intervento prosegue in francese, spiega, per non “massacrare il vostro accento” . Parla di Europa, di guerra, della Turchia con idee chiare e con una sensibilità che colpisce. “Abbiamo un dovere morale perché ereditiamo la terra dei nostri padri per consegnarla ai nostri figli. Abbiamo il dovere di ricordare ai nostri popoli, colpiti da amnesia storica, chi noi siamo. E dobbiamo ricordarci chi non siamo. Abbiamo il diritto di non voler diventare una terra di Islam e in particolare dell’Islam radicale”. Aggiunge “ La Turchia, amico ambiguo dello stato islamico, non è un paese europeo e non ha niente a che vedere con l’Unione Europea. Ancora meno facendo dei ricatti sui migranti”. Ancora più esplicita sulla UE. “La Lega e il Front National sono i due pilastri di una Europa delle Nazioni, per denunciare il tradimento della civiltà europea e dei suoi valori. Abbiamo recuperato le nostre bandiere dalla fogna, dove i nostri avversari le avevano relegate. Siamo noi che con fierezza le abbiamo ripiantate e rimesse al centro della politica – spiega – siamo gli unici a difendere un progetto comune di Europa. Ci viene proposto invece un progetto standardizzato di villaggio globale fatto di individui intercambiabili e di consumatori compulsivi. Degli pseudo cittadini del mondo , dei cittadini di nessun posto, stranieri ovunque. Lo sradicamento distrugge tutto tranne la voglia di radici”. Uno dei passaggi più applauditi riguarda la situazione in Medio Oriente e i riflessi che ha sul vecchio continente. “La destabilizzazione, l’intervento folle di Sarkozy in Libia, la Merkel con la sua politica di accoglienza irresponsabile, hanno creato le condizioni di una situazione senza precedenti di cui noi non vediamo solo che l’inizio”. L’ultimo affondo è riservato a Bruxelles. “L’Unione Europea è una Europa di non eletti, di commissari, di tecnocrati, di banchieri e multinazionali. La nostra europa è fatta di eroi, Santi e grandi inventori. La loro Europa ha 60 anni. La nostra Europa ha 5.000 anni”.