Lamezia Terme. 39 misure cautelari per furti e reati ambientali

Questa mattina i Carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme, coadiuvati dal Nucleo Operativo Ecologico di Catanzaro, hanno eseguito 39 misure cautelari personali.

È quanto si apprende dal comunicato stampa della Procura della Repubblica.

Le misure sono state eseguite nel campo Rom, situato in località Scordovillo, nel corso di un’indagine scaturita dal reiterarsi di incendi di rifiuti, allacci abusivi alla rete elettrica.
I reati comprovati sono diversi, tra cui: furto aggravato, attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale e violazione di sigilli.

L’attività investigativa ha permesso di risalire ad una filiera criminale, al cui vertice vi è la “Beda Ecologia Srl”, amministrata da Berlingieri Antonio.
Da quanto si apprende dal comunicato della Procura, la società lavorava i rifiuti raccolti dai residenti del campo, per poi trasportarli presso altre società. La società abbandonava per strada gli scarti della lavorazione, che venivano periodicamente bruciati, liberando diossina (data la presenza di rifiuti speciali), inquinando il suolo e l’aria, che mette a rischio anche le condizioni dei pazienti del vicino ospedale.