Il calciatore Dembélé fa infuriare i francesi devolvendo il premio del Mondiale a una moschea

Secondo quanto riportato dal sito sportivo “Koora”, l’attaccante Ousmane Dembélé, 21enne della nazionale francese di calcio e del Barcellona, ha deciso di devolvere il premio in denaro vinto ai Mondiali di Russia 2018 per la costruzione di una moschea in Mauritania, paese di origine delle madre, ma repubblica islamica dove i cristiani vivono con molte limitazioni.

Qualcuno lo ha definito “ingrato” nei confronti del Paese che lo ha accolto e che gli ha permesso di diventare il campione che è. La maggior parte dei giocatori francesi della nazionale, vincitrice contro la Croazia nella finale di Mosca, ha versato una percentuale dei soldi guadagnati con la Coppa del Mondo a delle associazioni di volontariato.

Reazioni sul web e in politica

“Il giocatore francese Ousmane Dembélé farà costruire una moschea in Mauritania. L’idea di finanziare delle biblioteche nella sua banlieue, per ringraziare la Francia che gli ha dato tutto, non l’ha nemmeno sfiorato”, ha twittato Grégory Rose, membro del Conseil National de la Résistence Européenne.

In rete sono molti i commenti di francesi arrabbiati per la scelta del giocatore, reo di essersi scordato la nazione dove è cresciuto.

La sinistra d’Oltralpe, invece, applaude il gesto del musulmano Dembélé, che si ricorda delle origini della madre e fa innalzare una mosche a Diaguilly, regione a sud della Mauritania, al confine con il Senegal.