"In Trincea" a Castellanza al Teatro della Corte
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- 03 gennaio 2018 Castellanza
"In Trincea" a Castellanza al Teatro della Corte. Domenica 14 gennaio alle ore 17 presso il rinomato Teatro della Corte andrà in scena lo spettacolo dal titolo “In Trincea”, inserito nella rassegna teatrale per adulti organizzata dall’Associazione Teatro della Corte, con il patrocinio del Comune di Castellanza, Assessorato alla Cultura e con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus. In occasione del centenario della conclusione della Prima Guerra Mo...
"In Trincea" a Castellanza al Teatro della Corte. Domenica 14 gennaio alle ore 17 presso il rinomato Teatro della Corte andrà in scena lo spettacolo dal titolo “In Trincea”, inserito nella rassegna teatrale per adulti organizzata dall’Associazione Teatro della Corte, con il patrocinio del Comune di Castellanza, Assessorato alla Cultura e con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus. In occasione del centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale,
In trincea vuole raccontare il conflitto dal punto di vista di tre giovani soldati. E lo fa in modo molto concreto, ma anche poetico e toccante. E a tratti molto divertente. In scena, insieme a Michele Di Giacomo, fondatore della compagnia Alchemico Tre di Cesena, Fabrizio Lombardo e Giuseppe Scoditti. E’ il 10 giugno del 1917, e, dopo un fallimentare assalto alle truppe austriache, Melo il siciliano, Tonino il vicentino e Francesco il bolognese, si ritrovano in una trincea abbandonata sull’Altopiano di Asiago. Niente dietro di loro e niente davanti a loro, ma nel niente si può nascondere il Nemico. I tre giovani soldati, isolati, senza viveri e senza possibilità di comunicazione, sono costretti ad aspettare. In quell'attesa forzata, lasciano i panni di soldati e si scoprono uomini, in una notte che appare eterna, la trincea, da luogo concreto, si fa spazio irreale in cui emergono dubbi, paure e ricordi. Lo spettacolo alterna le scene in trincea a vicende della vita dei protagonisti, riportandoci fino all'entrata in guerra dell'Italia nel maggio del 1915. L’esperienza dei tre soldati diventa memoria collettiva come se, scavando dalla terra che ha ricoperto fosse e trincee, la vita tornasse a desiderare d'esistere.