Video e flash mob contro il gioco d'azzardo a cura degli studenti di Tradate e Arcisate

Video e flash mob contro il gioco d'azzardo a cura degli studenti di Tradate e Arcisate. In uno degli ultimi incontri del GLP, che si tengono mensilmente, il gruppo di lavoro coordinato dal dottor Isidoro Cioffi ha affrontato il tema del gioco d'azzardo patologico. La ludopatia, patologia inquadrata fra le dipendenze comportamentali, proprio per la preoccupante rilevanza ormai raggiunta, è infatti all'attenzione del GLP. E proprio in quest’ottica è stato portato avan...

Video e flash mob contro il gioco d'azzardo a cura degli studenti di Tradate e Arcisate. In uno degli ultimi incontri del GLP, che si tengono mensilmente, il gruppo di lavoro coordinato dal dottor Isidoro Cioffi ha affrontato il tema del gioco d'azzardo patologico. La ludopatia, patologia inquadrata fra le dipendenze comportamentali, proprio per la preoccupante rilevanza ormai raggiunta, è infatti all'attenzione del GLP. E proprio in quest’ottica è stato portato avanti un progetto interessante che ha coinvolto i ragazzi delle scuole superiori. In particolare è stato proiettato il cortometraggio GIOCO A PERDERE del regista- attore Andrea Gosetti, realizzato a cura di allievi delle scuole superiori e della Compagnia “Intrecci Teatrali” con il contributo di Regione Lombardia, della Comunità Montana del Piambello e dell’Ufficio di Piano di Tradate e di Arcisate. L’iniziativa è nata per arginare il più possibile il pericolo della dipendenza dal gioco d'azzardo e creare informazione, specialmente fra il pubblico giovane. Il video farà il giro delle scuole della provincia di Varese e sarà divulgato tra gli alunni delle scuole superiori. Per loro e con loro si realizzeranno anche dei flash mob, un'“incursione” improvvisa di studenti formati ad hoc di poco più di un minuto nelle aule delle scuole superiori mentre è in corso l’attività scolastica, usando le parole dei giocatori d’azzardo. E che, così come si presentano, altrettanto subitaneamente dopo la performance si dileguano, lasciando nello sbigottimento i presenti, stimolandoli ad approfondire successivamente le tematiche del gioco d’azzardo tramite dibattiti e commenti. “E’ importantissimo affrontare queste tematiche soprattutto nelle scuole - sottolinea Lisetta Buzzi Reschini del COPASAM – perché è lì che si può fare una prima opera di prevenzione. Puntare sulla prevenzione coinvolgendo i giovani significa aumentare la consapevolezza di quanto sia dannoso il gioco d’azzardo in tutte le sue forme». «Il lavoro che in tutti in questi anni ha portato avanti il Glp è davvero straordinario – ha commentato il Presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi. La Provincia ha sempre creduto in tutte le iniziative portate avanti e Villa Recalcati può essere considerata la casa del Gruppo di Lavoro Provinciale per la Salute Mentale, che negli anni si è gradualmente allargato a tutti coloro che, nell'ambito provinciale, si occupano di tematiche legate alla salute mentale: dagli operatori all’associazionismo dei pazienti, dei familiari, dei volontari, alla realtà universitaria, agli enti locali, al mondo della scuola, della cultura, alle associazioni sportive, alla società civile. E’ questo un esempio di come si può costruire una rete importante». A fornire alcuni dati sulla problematica è il dottor Tosetto, responsabile dei Ser.T. dell’ASST Sette Laghi, il quale spiega che «che sul territorio sono seguite più di duecento persone affette da azzardopatia che richiedono un intervento psico-socio-educativo per una patologia che produce inevitabili conseguenze anche sulle loro famiglie». L'azzardopatia è un fenomeno in crescita, il pubblico online è superiore a quello delle sale, queste ultime predilette dagli anziani, che con il computer non hanno dimestichezza. I giovani, maggiori frequentatori dei giochi online, vanno indirizzati a un uso consapevole delle tecnologie. Sul tema è impegnata anche l’ASST dei Sette Laghi con quattro progetti che coinvolgono Varese, Luino, Cocquio, Cazzago Brabbia. Da sottolineare in quest'ambito un notevole passo avanti: aver reso gratuito l'accesso alle cure. «Si tenga poi conto che il giocatore compulsivo, un tempo facilmente riconoscibile per la frequentazione di luoghi specifici, oggi è anonimo. Basta un computer, o collegarsi a internet per rimanere imprigionato in un circolo vizioso, che, nei casi patologici, pregiudica i rapporti umani, sociali e familiari», spiega Sergio Di Siero della SOMSART. A illustrare l’articolato progetto VOGLIO VINCERE: NON GIOCO è Sara Fastame, Assessore alle Politiche Sociali di Cocquio Trevisago: «Si tratta di progetto, realizzato con il contributo della Regione Lombardia, che ha coinvolto i Comuni di Cocquio e Comerio, per informare e prevenire le ludopatie, svolto attraverso momenti di incontri aperti al pubblico. Abbiamo organizzato uno spettacolo teatrale improntato sul tema e realizzato da Daniele Raco dal titolo “La Gallina” andato in scena al teatro SOMS di Caldana (Cocquio) e la pubblicazione di un opuscolo informativo (No-slot vinci solo quando smetti)». Il Sindaco di Comerio, Silvio Aimetti, ha confermato la solidarietà ai soggetti, che a causa della patologia, riversando in gravi problemi economici chiedono aiuto ai Comuni. Per quanto riguarda le scuole, i docenti Anna Paola Ribolzi, Beatrice Antonello, Ileana Maccari, Laura Zini, rappresentanti rispettivamente di alcune superiori di Varese, Luino, Gavirate e Bisuschio, si sono dichiarate molto interessate a riportare queste tematiche nei propri Istituti, anche attraverso il Flash mob.