Pusher preso al volo mentre cedeva le dosi al cliente
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- 30 settembre 2017 Busto Arsizio
Pusher preso al volo dalla volante proprio nel momento in cui effettuavano uno scambio droga/denaro a Busto Arsizio in viale Boccaccio Nel primo pomeriggio del 28 settembre la volante del Commissariato della di Busto Arsizio ha arrestato un giovane pusher, preso “al volo” mentre cedeva delle dosi a un cliente. Era da poco passata l’ora di pranzo quando la pattuglia che transitava in viale Boccaccio ha notato una scena che ha destato i sospetti degli agenti: un giovane ha parc...
Pusher preso al volo dalla volante proprio nel momento in cui effettuavano uno scambio droga/denaro a Busto Arsizio in viale Boccaccio
Nel primo pomeriggio del 28 settembre la volante del Commissariato della di Busto Arsizio ha arrestato un giovane pusher, preso “al volo” mentre cedeva delle dosi a un cliente. Era da poco passata l’ora di pranzo quando la pattuglia che transitava in viale Boccaccio ha notato una scena che ha destato i sospetti degli agenti: un giovane ha parcheggiato un autocarro, è stato subito raggiunto da un secondo ragazzo proveniente dal condominio di fronte ed entrambi sono saliti sul mezzo del primo guardandosi attorno. A quel punto i poliziotti hanno fermato l’auto di servizio e si sono avvicinati all’autocarro, sorprendendo i due proprio nel momento in cui effettuavano uno scambio droga/denaro. Mentre il secondo, quello appena uscito da casa, porgeva all’altro due pezzi di hascisch, il primo, il proprietario dell’autocarro, gli passava una banconota da 10 euro. L’ovvio seguito dell’immediato sequestro del “fumo” è stata la perquisizione dell’appartamento dello spacciatore, un diciottenne italiano con piccoli precedenti, dove sono stati recuperati un panetto e ovuli di hascisc per un totale di circa 140 grammi, un sacchetto con 25 grammi circa di marijuana, un bilancino elettronico e 165 euro. Il diciottenne è stato arrestato in flagrante detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e il cliente, che ha ammesso di avere acquistato in più occasioni l’hascisc dallo stesso fornitore, segnalato alla Prefettura.