Indagini cooperative profughi a Busto, ora si faccia chiarezza

Le indagini sulle cooperative dei centri profughi, in provincia di Varese, scatenano le dure reazioni degli amministratori della Lega. Ad intervenire sono il Sindaco di Samarate, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Busto Arsizio, e il vicesindaco di Busto, Isabella Tovaglieri, candidata anche lei alla Camera, nel collegio plurinominale. “Con la premessa che ad oggi stiamo assistendo ad indagini di cui non conosciamo gli esiti – dichiara Leonardo Taran...

Le indagini sulle cooperative dei centri profughi, in provincia di Varese, scatenano le dure reazioni degli amministratori della Lega. Ad intervenire sono il Sindaco di Samarate, candidato alla Camera nel collegio uninominale di Busto Arsizio, e il vicesindaco di Busto, Isabella Tovaglieri, candidata anche lei alla Camera, nel collegio plurinominale. “Con la premessa che ad oggi stiamo assistendo ad indagini di cui non conosciamo gli esiti – dichiara Leonardo Tarantino - da sindaco di un comune dove sono presenti due centri profughi gestiti da cooperative, unendomi al pensiero e alle parole semplici dei cittadini, viene da dire “l’avevamo detto”!   L’avevano detto i cittadini che hanno visto operare le cooperative spesso in locali non adeguati e senza la corretta destinazione d’uso.   L’avevano pensato le mamme che non riescono a pagare i buoni pasto delle scuole e hanno visto presunti profughi mangiare per mesi al ristorante.   L’avevano pensato i padri che non riescono a pagare l’affitto di casa e hanno visto le cooperative acquistare case e immobili per ospitare gli stranieri   L’avevano capito i sindaci che vedevano lo stato destinare più soldi ai centri di accoglienza che al proprio comune.   L’avevano capito e visto tutti che c’era e c’è qualcosa che non va! L'avevano detto tutti che la questione migranti è un pozzo senza fondo in cui lo stato ha buttato miliardi di euro.   Una vicenda tipicamente italiana dove si spende senza controllo e qualcuno fiuta affari milionari a spese dello Stato.   Lo Stato non ci ha ascoltato, il Partito Democratico e Renzi sono stati sordi; i dirigenti dei 5 Stelle non pervenuti”.   “L'ennesimo capitolo dell'ormai lunga vicenda del centro di accoglienza straordinaria della KB Srl in via dei Mille è inaccettabile – commenta Isabella Tovaglieri.   La Lega lo dice sin dal giorno in cui la Prefettura ha "scaricato" il primo pullman di richiedenti asilo nel residence dell'ex CRAL dell'Enel, che l'amministrazione comunale venga a sapere di quello che succede all'interno della struttura solo a cose fatte e per di più senza poter in alcun modo incidere ed esprimere anche una minima capacità decisionale.   I cittadini ci chiedono di controllare maggiormente il centro di via dei Mille, ma come amministrazione comunale abbiamo le mani legate, e possiamo solo limitarci ad opporre una "moral suasion", come sta facendo l'assessore della Lega Max Rogora, nei confronti del Prefetto, per chiedergli gentilmente di evitare di spedire nuovi profughi”.   “Dopo il 4 marzo, quando la Lega di Matteo Salvini finalmente andrà al governo del Paese – aggiunge il vicesindaco - potremo cambiare radicalmente la politica della cosiddetta accoglienza, restituendo ai sindaci autonomia decisionale in merito agli arrivi e alle strutture sul territorio, anche per consentire ai paladini dell'accoglienza di fare la propria parte fino in fondo”.