Area da 2 milioni di euro da riqualificare a Cairate

Avrebbe dovuto essere un nuovo nucleo di unità abitative in grado di aprire la porta di Cairate a nuove residenzialità. Invece a tutt’oggi è uno scheletro invaso dalle erbacce. E tutto a due passi dal comune, in via Faenza. L’impresa che avrebbe dovuto far nascere un gruppo di palazzine con diversi alloggi è fallita. E da allora nulla più si è mosso, se non l’incuria e il degrado di quell’area. Tutto a due passi dal municipio e dal Monastero, il che evidentemente str...

Avrebbe dovuto essere un nuovo nucleo di unità abitative in grado di aprire la porta di Cairate a nuove residenzialità. Invece a tutt’oggi è uno scheletro invaso dalle erbacce. E tutto a due passi dal comune, in via Faenza. L’impresa che avrebbe dovuto far nascere un gruppo di palazzine con diversi alloggi è fallita. E da allora nulla più si è mosso, se non l’incuria e il degrado di quell’area. Tutto a due passi dal municipio e dal Monastero, il che evidentemente stride con la bellezza del rinascente gioiello storico di Cairate. E peraltro quel complesso di palazzine avrebbe dovuto essere servito da una stradina che, adesso a divieto di transito, parte a pochi metri dal municipio e dovrebbe cingere ad abbraccio l’area intera. La giunta del sindaco Paolo Mazzucchelli ha ben presente il problema. E, per quanto ha potuto, i suoi passi li ha mossi. Il discorso parte da lontano, cioè da un accordo stretto tra l’ex primo cittadino Clara Fanton e un’impresa: obiettivo, dare appunto vita ad alcune abitazioni  e, ricorda l’attuale primo cittadino del municipio di via Monastero, “realizzare una strada asfaltata a doppia corsia”. Che dovrà essere realizzata comunque, anche se quell’area dovesse rinascere a nuova vita tra chissà quanto tempo. “Attualmente- spiega Mazzucchelli – la situazione è che è stata indetta un’asta da parte del tribunale e che si attende qualche operatore interessato a farsi avanti per riprendere tutto il discorso. Tutti i terreni di quell’area hanno autorizzazioni edificatorie, compreso anche uno retrostante che dovrebbe essere adibito a nuove villette”. Si parla di un’area che vale, stando alle perizie, circa due milioni di Euro. Questo da solo darebbe l’idea del suo valore di pregio del resto nelle cose perché la superficie sorge a una manciata di metri dal comune, quindi in uno spazio strategico e funzionale. “Il comune – spiega ancora Mazzucchelli – deve occuparsi delle opere urbanistiche quando incassa la fideiussione, si rischia di fare venire prima la strada che le case costruite”. 16 Il mercato immobiliare, visti i tempi attuali, ha qualche colpo di tosse di troppo. Ma chissà..   Cri. Co.