Premio Borsellino, dopo la Cucchi ora va ad Anselmo, il Coisp: “Anche questo per andare contro la Polizia.

COMUNICATO STAMPA DEL 20 OTTOBRE 2016 Oggetto: Premio Borsellino, dopo la Cucchi ora va ad Anselmo, il Coisp: “Anche questo per andare contro la Polizia. Il magistrato si starà rivoltando nella tomba. Ma un collega in sedia a rotelle resta ignorato” “Persino un Premio nazionale, e nientemeno che ispirato alla memoria di un inarrivabile uomo delle Istituzioni come Paolo Borsellino, che ha passato la vita a combattere la violenza al fianco degli uomini in divisa, viene usato per andare contro i...

COMUNICATO STAMPA DEL 20 OTTOBRE 2016 Oggetto: Premio Borsellino, dopo la Cucchi ora va ad Anselmo, il Coisp: “Anche questo per andare contro la Polizia. Il magistrato si starà rivoltando nella tomba. Ma un collega in sedia a rotelle resta ignorato” “Persino un Premio nazionale, e nientemeno che ispirato alla memoria di un inarrivabile uomo delle Istituzioni come Paolo Borsellino, che ha passato la vita a combattere la violenza al fianco degli uomini in divisa, viene usato per andare contro i Poliziotti. Il magistrato si starà rivoltando nella tomba nel vedere la becera strumentalizzazione dell’assegnazione del riconoscimento all’avvocato Fabio Anselmo, che lo riceve l’anno dopo la consegna ad Ilaria Cucchi, e viene accostato nella presentazione dell’incontro di cui sarà protagonista alla foto di Stefano Cucchi… così…tanto per restare equidistanti dalle prese di posizione politico mediatiche che con Borsellino non dovrebbero avere proprio nulla a che fare! E intanto si attende con trepidazione, e con utopica speranza, che qualcuno si degni, forse, un giorno, di ricordarsi in tema di assegnazione di riconoscimenti, di un collega rimasto ferito, magari rimasto in sedia a rotelle, a causa del suo impegno nella lotta alla criminalità. Proprio come è accaduto a Nicola Barbato, il Sovrintendente finito nel mirino di un delinquente che ha tentato di ucciderlo mentre lui svolgeva il suo servizio anticamorra a Napoli”. Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, interviene così a proposito della notizia che c’è anche l’avvocato Fabio Anselmo tra i vincitori del “Premio nazionale Paolo Borsellino 2016”, quest’anno giunto alla sua ventunesima edizione, che gli sarà consegnato il prossimo 29 ottobre a Pescara. Fabio Anselmo è il legale storico della famiglia di Stefano Cucchi, e riceve il Premio l’anno dopo la consegna dello stesso riconoscimento a Ilaria Cucchi, con la quale parteciperà ad un incontro il 28 ottobre e che compare assieme all’oramai famosa foto del fratello morto nel manifesto dell’iniziativa. “Ma a proposito di questo premio ad Anselmo non si poteva essere più chiari di così, dato che la motivazione lo identifica come ‘un legale che difende le vittime degli abusi compiuti dalle forze dell'ordine’, come se tutto ciò su cui lui mette mano fosse un abuso degli uomini in divisa mentre il caso Cucchi ha visto tutti i colleghi pienamente assolti. Anselmo non viene premiato perché lavora per la verità, ma perché lavora contro le Forze dell’Ordine. E’ chiarissimo, ed è profondamente vergognoso. Ecco come un Poliziotto viene ferito a morte due volte - insiste Maccari -, ricevendo sette proiettili in corpo mentre sta lavorando e poi vedendo che per meritarsi un premio in Italia devi solo trovare abbastanza spazio sui giornali da sostenere che chi porta la divisa è un farabutto torturatore. A questo punto, dopo il premio alla Cucchi lo scorso anno, e quello ad Anselmo quest’anno, ci aspettiamo che l’anno prossimo venga premiato Raffaele Rende, il galantuomo che sparò a Barbato riducendolo in fin di vita, traducendo così in fatti i pensieri che tanto bene Cucchi e Anselmo riescono a suscitare nei loro sostenitori, come si legge chiaramente sui social network”.
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