Polizia Tributaria di Milano,oltre 11 milioni di euro evasi, AVVISI DI GARANZIA PER 25 PERSONE INDAGATE
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- 18 novembre 2016 Area Malpensa
Milano, 17 novembre 2016 OPERAZIONE “REFUGIUM PECCATORUM” NOTIFICA DI AVVISI DI GARANZIA PER 25 PERSONE INDAGATE, A VARIO TITOLO, PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA, RICICLAGGIO, FALSE FATTURAZIONI, TURBATIVA D’ASTA E TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI VALORI. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano stanno eseguendo la notifica dell’avviso di conclusione indagini emesso dalla Procura della Repubblica meneghina nei confronti di 25 soggetti, indagati, a vario titolo, per associazione a delinq...
Milano, 17 novembre 2016 OPERAZIONE “REFUGIUM PECCATORUM” NOTIFICA DI AVVISI DI GARANZIA PER 25 PERSONE INDAGATE, A VARIO TITOLO, PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA, RICICLAGGIO, FALSE FATTURAZIONI, TURBATIVA D’ASTA E TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI VALORI. I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano stanno eseguendo la notifica dell’avviso di conclusione indagini emesso dalla Procura della Repubblica meneghina nei confronti di 25 soggetti, indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta nonché per riciclaggio, false fatturazioni e turbativa d’asta. Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, dottoressa Bruna Albertini, hanno permesso di accertare una serie di condotte illecite finalizzate, in un primo tempo, a celare lo stato di insolvenza di una serie di importanti società riconducibili alla stessa compagine proprietaria ed attive nel settore dei grandi lavori stradali e, in un secondo momento, a distrarne, sempre con metodi fraudolenti, le maggiori attività dalla gestione fallimentare, per un ammontare di oltre 11 milioni di euro. Nel corso delle complesse attività investigative, durate oltre due anni, è stato accertato come, al fine di alterare il fisiologico svolgersi della procedura fallimentare, il sodalizio criminale - anche con il coinvolgimento di taluni professionisti – abbia simulato atti di vendita di compensazione di partite contabili al fine di drenare mezzi e risorse finanziarie dalla procedura fallimentare, anche mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. In tale contesto, sono state inoltre rilevate l’alterazione dello svolgimento della gara a base d’asta per l’assegnazione di alcuni beni sottoposti a sequestro nonché la fittizia intestazione della proprietà dei beni a soggetti apparentemente estranei alla società al fine di tutelarli da eventuali aggressioni legali. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati beni strumentali (tra cui diversi automezzi di ingente valore) ed immobili facenti capo alle fallite.