Panperduto, risorsa ecologica e turistica non solo per Somma
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- 03 dicembre 2017 Area Malpensa
Panperduto, risorsa ecologica e turistica non solo per Somma. La diga del Panperduto nasce nel xix secolo per procurare l’acqua a Milano in particolare, usufruendo e canalizzando le acque provenienti dal Lago Maggiore e da quello di Lugano. [caption id="attachment_56442" align="alignright" width="182"] GFDL con disclaimer, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=78509[/caption] Il progetto iniziale era nato dagli ingegneri Villoresi e Meraviglia, ma successivamente portat...
Panperduto, risorsa ecologica e turistica non solo per Somma. La diga del Panperduto nasce nel xix secolo per procurare l’acqua a Milano in particolare, usufruendo e canalizzando le acque provenienti dal Lago Maggiore e da quello di Lugano. [caption id="attachment_56442" align="alignright" width="182"]
GFDL con disclaimer, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=78509[/caption] Il progetto iniziale era nato dagli ingegneri Villoresi e Meraviglia, ma successivamente portato avanti dal solo Villoresi che morì prima di poter vedere il termine della sua opera. “Qui l’ingegno umano è riuscito a domare l’acqua costruendo uno degli snodi idraulici più importanti della Lombardia, dove parte delle acque dal fiume Ticino vengono deviate per formare due importantissimi canali: il Villoresi, utilizzato per l’irrigazione e il canale Industriale, fondamentale per la produzione di energia.(
http://www.panperduto.it/diga/”) La sua importanza sotto il profilo storico ma ora anche turistico e soprattutto ambientale, sta emergendo negli ultimi anni in maniera particolare.
Ma come funzionano questi impianti? Mario Fossati, direttore tecnico di ET Villoresi spiega così il suo funzionamento, si tratta di” ampiezza compresa tra i tre e i quattro metri: si tratta di salti in linea, che permettono di utilizzare la stessa acqua, senza perderne una goccia e senza sottrazione alcuna ad altri usi, per ben quattro volte”. Si tratta di progetti derivanti da una legge dello Stato che incentiva l’energia proveniente da fonti rinnovabili: «Si è trattato di un progetto pilota - ha proseguito Fossati - ideato una decina di anni fa: in ottemperanza a una direttiva europea del 2001, nel 2003 il nostro governo ha approvato un decreto legislativo, il 387, relativo alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Questo vuol dire che ci sono degli incentivi: nel caso dell’idroelettrico, l’energia prodotta da acqua fluente in una centrale di queste dimensioni viene pagata dal Gestore servizi energetici, a cui viene destinata, a un prezzo più alto di quello del mercato. In questo caso sono circa 0,21 centesimi per kilowatt a fronte di 0,07 centesimi», costi che si ripagano al massimo entro sette anni. “Et Villoresi” ha realizzato altre centraline in Lombardia, ma l’impianto più grosso è quello di Somma, da circa 1000 kilowatt, ed è in grado di dare corrente a 300 appartamenti. E altro aspetto non trascurabile vista la sua posizione: «Gli impianti sono completamente automatizzati - aggiunge l’ingegnere Davide Bavera, che, per il Consorzio, ha seguito il progetto fin dalle sue origini - e, oltretutto, nascosti alla vista: questo ha consentito anche di diminuire la loro rumorosità», oltre ad avere ottenuto il benestare sia dell’amministrazione comunale, sia della Soprintendenza ai beni paesaggistici. Non dimentichiamo infine quanto viene descritto nel sito del Panperduto: “Il complesso del Panperduto offre molti
servizi turistici: camere, museo, bar/caffetteria e bottega dei prodotti gastronomici locali, laboratori e visite scolastiche, visite guidate, eventi ed escursioni nella natura.” Giuseppe Criseo Varese Press