Precisazioni di Giuseppe Longhin sull’atteggiamento dei sindaci che cominciano percepire il problema di ospitare i migranti
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- 12 luglio 2017 Area Malpensa
le precisazioni di Giuseppe Longhin: i sindaci non possono fare nulla. Una cosa è infatti l’accoglienza tramite i bandi prefettizi l’altra è lo SPRAR “Bene se il sindaco di Besnate Giovanni Corbo prende una posizione riguardo la questione migranti” afferma Giuseppe Longhin “ma come diceva Einaudi bisogna conoscere per deliberare e mi spiace constatare che il sindaco non si sia informato. Il Prefetto è un funzionario che mette in atto le direttive del Governo, quel Gov...
le precisazioni di Giuseppe Longhin: i sindaci non possono fare nulla. Una cosa è infatti l’accoglienza tramite i bandi prefettizi l’altra è lo SPRAR “Bene se il sindaco di Besnate Giovanni Corbo prende una posizione riguardo la questione migranti” afferma Giuseppe Longhin “ma come diceva Einaudi bisogna conoscere per deliberare e mi spiace constatare che il sindaco non si sia informato. Il Prefetto è un funzionario che mette in atto le direttive del Governo, quel Governo che Corbo ha sempre appoggiato fino a quando i migranti erano nei paesi confinanti: Arsago, Somma Lombardo, Casorate. Ora che sono a Besnate inizia lo show, come se il problema fosse solo del proprio comune. Il problema è molto più grave di quanto si è detto durante l’assemblea pubblica di Besnate: Il Comune di Besnate ha 32 migranti perché una cooperativa ha trovato degli alloggi e un proprietario accondiscendente, i cittadini sappiano che la stessa cooperativa potrebbe trovare altri 200 posti e nessuno, sindaco compreso, ha il potere di non accettare, anzi, il sindaco è obbligato a rilasciare le carte di identità a tutti gli ospiti. Diverso è lo a cui Corbo fa riferimento dove è il Comune che accetta di aderire fissando un limite di 2,5 migranti ogni 1000 abitanti. Non fosse per la gravità del problema sorriderei” conclude Longhin” al pensiero che sindaci eletti in finte liste civiche marcate PD hanno pareri e atteggiamenti completamente diversi: Aimetti di Comerio è per una accoglienza assoluta e senza limiti, Bellaria di Somma accetta in silenzio e Corbo minaccia uno sciopero della fame”. I sindaci della Lega Nord concordano sulla linea di non aderire allo SPRAR, infatti solo il 5% dei migranti è riconosciuto profugo, questo possono e devono fare i sindaci a tutela dei propri cittadini senza cadere nella tentazione di “facili guadagni” dovuti all’accoglienza e, unanimi, criticano ogni spettacolarizzazione della politica amministrativa fine a se stessa chiedendo interventi e concretezza come nell’ultimo incontro avuto col prefetto. Somma Lombardo 12 luglio 2017 La Redazione