Comuni che negano le FOIBE:Martano

COMUNICATO STAMPA Sindaco e Amministrazione Comunale di Martano si dimostrano insofferenti alla manifestazione nel Giorno del Ricordo! Purtroppo la memoria di decine di migliaia di italiani, massacrati dai partigiani di Tito e gettati nelle Foibe, continua a subire un’ulteriore violenza per quell’inspiegabile negazionismo che è sintomatico di chi ha paura di raccontare la verità perché la considera ancora di parte, piuttosto che fare luce su una delle pagine più drammatiche e a lungo dimenti...

COMUNICATO STAMPA Sindaco e Amministrazione Comunale di Martano si dimostrano insofferenti alla manifestazione nel Giorno del Ricordo! Purtroppo la memoria di decine di migliaia di italiani, massacrati dai partigiani di Tito e gettati nelle Foibe, continua a subire un’ulteriore violenza per quell’inspiegabile negazionismo che è sintomatico di chi ha paura di raccontare la verità perché la considera ancora di parte, piuttosto che fare luce su una delle pagine più drammatiche e a lungo dimenticate della storia d’Italia! Così i ragazzi di Gioventù Nazionale Lecce e dell’Associazione XX Settembre si vedono negare, dopo aver ottenuto l’autorizzazione, la sala “K. Wojtyla” in piazza Caduti a Martano con motivazioni incomprensibili e senza avere accesso alla documentazione ufficiale che poteva dimostrare un formale impegno dalla stessa Amministrazione Comunale! A questi giovani volenterosi, che a proprie spese e con grande dedizione cercano di informare concittadini e amici su una verità storica negata per troppo tempo dalle nostre istituzioni, si impedisce, così, la possibilità di raccontare i fatti realmente accaduti tra il 1943 e il 1947 quando nelle cavità carsiche dell’Istria vennero gettati migliaia di italiani vivi e morti, colpevoli solo di trovarsi davanti alla follia omicida dei partigiani slavi comunisti. Cercano di trasmettere queste verità negate attraverso un dibattitto pubblico, libero, democratico: la manifestazione “Sangue Italiano- La Storia Negata”. Questa volta, però, non staremo in silenzio e pretendremo di fare luce su questo incomprensibile dietrofront dell’amministrazione comunale martanese, attraverso gli strumenti che conosciamo meglio: quelli del rispetto della legge e della trasparenza dell’azione amministrativa. <>.