Curiosamente lo stesso giorno I sindaci delle due citta' piu'importanti del Paese finiscono sotto I riflettori della magistratura. Le due fattispecie sono molto diverse ma l'attacco sembra concentrico e coordinato. La Giunta Raggi e' in crisi praticamente da prima di costituirsi in quella faticosa ricerca degli assessori che ha destato l'ilarita' e le battute di mezzo Paese. L'avviso di garanzia alla Muraro e l'arresto di Marra sono gli ultimi episodi di uno stillicidio che prosegue da mesi. Anche oggi la sindaca ha dichiarato che va avanti:non so se apprezzarne il coraggio o censurarne la testardaggine. Ben diverso e' il caso di Milano: qui l'Amministrazione appare salda e le contestazioni al sindaco deboli e formali. Sconcerta pero' la reazione di Beppe Sala che si e' autosospeso coniando una nuova fattispecie giuridica. Il testo unico degli enti locali infatti la prevede solo in caso di "impedimento grave ovvero impossibilita' a svolgere le proprie funzioni" mentre qui sembra essere brandita come una sorta di arma di pressione nei confronti della Procura perche' si sbrighi. L'invito che mi sento di fare al Sindaco Sala di cui conosco e apprezzo la rettitudine e' quello di superare l'amarezza del momento e di "sospendere la sospensione" per il bene di Milano e dei milanesi che non meritano un sindaco dimezzato. Lucio Bergamaschi