De Carli: “No a Gentiloni. Subito al voto col proporzionale”
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- 12 dicembre 2016 Area Malpensa
De Carli: “No a Gentiloni. Subito al voto col proporzionale”
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popolariperbologna@gmail.com “Questo governo elettorale servirà solo a rendere più evidente la rabbia del popolo italiano verso una classe politica che ha fallito”.
Mirko De Carli, dirigente nazionale del Popolo della Famiglia, accoglie senza alcuna indulgenza il nuovo governo a guida Gentiloni, che sembra stare per nascere dopo il fallimento epocale del renzismo. “È urgente tornare al voto...
De Carli: “No a Gentiloni. Subito al voto col proporzionale”
“Questo governo elettorale servirà solo a rendere più evidente la rabbia del popolo italiano verso una classe politica che ha fallito”.
Mirko De Carli, dirigente nazionale del Popolo della Famiglia, accoglie senza alcuna indulgenza il nuovo governo a guida Gentiloni, che sembra stare per nascere dopo il fallimento epocale del renzismo. “È urgente tornare al voto il prima possibile, con un sistema orientato in senso proporzionale, aggiunge De Carli, dimostrando così la preferenza del movimento nato dagli ultimi Family Day. Infatti, secondo il PdF, “in questa fase della politica italiana non possiamo più affidarci a soluzioni maggioritarie, che con il renzismo hanno anch’esse fallito ampiamente: il referendum ha dimostrato che, senza leader di statura storica, la gente non può fare altro che scegliere tra la protesta e l’astensionismo”. Solo con il proporzionale, conclude De Carli, “sarà possibile riavvicinare alla politica il popolo che con il referendum ha espresso tutta quanta la sua voglia di cambiare”. Senza un sistema che consenta l’emergere di proposte nuove e realmente vicine al sentire popolare, secondo il PdF “non potrà che continuare l’astensionismo, la disattenzione e la rabbia verso la politica, soprattutto da parte di quei ceti medi e popolari che continuano a soffrire l’arroganza delle elites tecnocratiche”. Il Popolo della Famiglia si dice altresì “già pronto per la imminente nuova sfida elettorale, auspicando che ciò che rimane del vecchio centrodestra riesca a comprendere che, senza dare spazio alla nuova proposta di cristianesimo radicale del PdF, con la riproposizione della dottrina sociale della Chiesa, senza più sconti né compromessi sui valori fondamentali, né le vecchie logiche del berlusconismo né quelle del nuovo populismo, potranno avere alcuna speranza di vittoria”.