Coisp: “SBIRRO DI CONFINE, MUORI AMMAZZATO, STRONZO”:

COMUNICATO STAMPA DEL 5 NOVEMBRE 2016 Oggetto: “SBIRRO DI CONFINE, MUORI AMMAZZATO, STRONZO”: ECCO IL VERO VOLTO DI CHI PREDICA LA SOLIDARIETA’ E PRATICA L’ODIO “L’hanno chiamata Festa Solidale, in realtà la manifestazione organizzata davanti alla caserma Montello di Milano è stata il trionfo dell’odio contro le Forze dell’Ordine, culminata con l’auspicio da parte di un rapper della morte degli Agenti impegnati nei servizi di sicurezza ai confini: ‘Sbirro di confine, muori ammazzato, stronzo”...

COMUNICATO STAMPA DEL 5 NOVEMBRE 2016 Oggetto: “SBIRRO DI CONFINE, MUORI AMMAZZATO, STRONZO”: ECCO IL VERO VOLTO DI CHI PREDICA LA SOLIDARIETA’ E PRATICA L’ODIO “L’hanno chiamata Festa Solidale, in realtà la manifestazione organizzata davanti alla caserma Montello di Milano è stata il trionfo dell’odio contro le Forze dell’Ordine, culminata con l’auspicio da parte di un rapper della morte degli Agenti impegnati nei servizi di sicurezza ai confini: ‘Sbirro di confine, muori ammazzato, stronzo”, sono le parole urlate al microfono tra il consenso generale degli altri manifestanti”. Ecco il vero volto di chi predica la solidarietà e l’accoglienza, ma in realtà predica l’odio e desidera il sangue di chi veste una divisa. Ecco chi sono le persone che accogliamo amorevolmente nel nostro Paese con la favola  culturale, quando troppo spesso l’unica cultura che importiamo è quella della violenza e dell’intolleranza”. E’ quanto afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia. “Alla manifestazione di Milano - prosegue Maccari - hanno aderito una serie di sigle ormai federate nel partito dell’Anti-Polizia, che non solo hanno favorito l’ennesima dimostrazione di intolleranza contro le Forze dell’Ordine, fatte oggetto di insulti ed invettive violente, ma si sono schierate apertamente anche contro i cittadini, facendosi beffa delle loro fondate paure e del loro bisogno di sicurezza. Dove sono le organizzazioni umanitarie, i tg satirici, quando i cittadini vengono dileggiati dai predicatori della solidarietà e gli “sbirri” vengono chiamati assassini e condannati a morte a ritmo di musica? Il loro silenzio non può essere condiviso dal COISP. Infatti abbiamo già dato mandato ai nostri legali affinché procedano per le vie legali nei confronti del rapper e dei suoi sostenitori, sia per i profili diffamatori delle sue espressioni, sia per la forza minacciosa nei confronti dell’incolumità degli Appartenenti alle Forze dell’Ordine”.