Banche, Calenda (MISE): Consob ha commesso gravi errori

Banche, Calenda (MISE): Consob ha commesso gravi errori Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha dichiarato che la Consob ha commesso dei gravi errori nel suo operato e che la giornalista Milena Gabanelli ha ragione. L’esternazione del Ministro si riferisce al fatto riportato dalla trasmissione televisiva “Report” che evidenziava come i vertici della commissione di vigilanza sulle operazioni di Borsa avessero deciso di eliminare dai prospetti informativi gli scenari probabilist...

Banche, Calenda (MISE): Consob ha commesso gravi errori Il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha dichiarato che la Consob ha commesso dei gravi errori nel suo operato e che la giornalista Milena Gabanelli ha ragione. L’esternazione del Ministro si riferisce al fatto riportato dalla trasmissione televisiva “Report” che evidenziava come i vertici della commissione di vigilanza sulle operazioni di Borsa avessero deciso di eliminare dai prospetti informativi gli scenari probabilistici, ossia l’indicazione sintetica delle probabilità di guadagnare o perdere su un titolo. In questo modo, i risparmiatori della quattro banche fallite non sono stati messi nelle condizioni di conoscere i rischi che stavano correndo investendo in obbligazioni subordinanti. “Dopo la dichiarazione del Ministro Calenda, a Giuseppe Vegas non resta che dare le dimissioni, anche solo per un fatto di opportunità, per evitare di danneggiare l’immagine della Consob e preservare l’istituzione”, commenta Massimiliano Dona, segretario dell’Unione Nazionale Consumatori. Alla presentazione della relazione annuale della Consob, il presidente Vegas ha difeso sé stesso e la commissione dalle accuse di non aver vigilato sulla vendita di strumenti finanziari rischiosi a risparmiatori che non sapevano o non avrebbero potuto sapere che rischiavano di perdere tutto. “L’attività umana non è mai esente da rischi”, aveva dichiarato Vegas, “I poteri pubblici non possono eliminare ogni forma di rischio, ma devono renderlo ragionevole. Questo è il compito delle autorità di tutela del risparmio. Le donne e gli uomini che le guidano e vi lavorano possono, come ogni essere umano, commettere errori”. UNC chiede a questo punto il sostegno del Governo che “deve intervenire laddove le Authority hanno mancato, vietando la vendita agli sportelli delle obbligazioni subordinate e ripristinando gli scenari probabilistici”, aggiunge Dona. “Non possiamo sempre attendere che sia l’Europa a tutelare i risparmiatori, tanto più che gli altri Paesi non truffano i loro clienti come succede in Italia, vendendo loro prodotti inadeguati al profilo di rischio”. Soddisfatte di apprendere che il Ministro Calenda abbia preso una posizione sul fatto ancheFederconsumatori e Adusbef, sebbene non nascondano un certo rammarico sul ritardo dell’intervento.“Già dal 2013 noi denunciammo l’eliminazione di tali scenari, prezioso strumento che avrebbe consentito a tanti investitori di conoscere il reale rischio dei propri investimenti evitando tanti casi di risparmio tradito che hanno coinvolto decine di migliaia di risparmiatori (vedi Banca Etruria, Carife, Banca Marche e Carichieti, ecc.). Calenda, che da anni ricopre alti incarichi presso il Ministero dello Sviluppo Economico, avrebbe dovuto conoscere le denunce e le preoccupazioni manifestate dalle Associazioni dei Consumatori”. Le due associazioni chiedono quindi da un lato, il ripristino urgente degli scenari probabilistici come elemento obbligatorio nei prospetti forniti agli investitori e una forte semplificazione, e dall’altro ristabilimento di un’Autorità di Vigilanza veramente attenta ai bisogni ed ai diritti dei cittadini risparmiatori, affidando tale incarico a chi da anni si batte per la tutela del risparmio, per la trasparenza e la correttezza del sistema bancario-finanziario. “Si tratta di una priorità urgente per il Paese, per tutelare un risparmio tradito dalle condotte scorrette degli istituti bancari e da una vigilanza disattenta e superficiale, se non peggio”, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
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