Coisp,d Ancona l’ennesima storiaccia di un Tutore dell’Ordine messo alla gogna

COMUNICATO STAMPA DEL 10 NOVEMBRE 2016 Oggetto:
Condannato Carabiniere che sparò ai ladri poichè uno morì  a causa di un colpo di rimbalzo, il Coisp: “Difendere la collettività  a queste condizioni è impossibile. Noi sempre più con le mani legate”   “Ad Ancona l’ennesima storiaccia di un Tutore dell’Ordine messo alla gogna  ed addirittura condannato solo per aver fatto il proprio dovere. Vicende che alimentanoun insano e pericolosissimo clima di criminali...

COMUNICATO STAMPA DEL 10 NOVEMBRE 2016 Oggetto: Condannato Carabiniere che sparò ai ladri poichè uno morì  a causa di un colpo di rimbalzo, il Coisp: “Difendere la collettività  a queste condizioni è impossibile. Noi sempre più con le mani legate”   “Ad Ancona l’ennesima storiaccia di un Tutore dell’Ordine messo alla gogna  ed addirittura condannato solo per aver fatto il proprio dovere. Vicende che alimentanoun insano e pericolosissimo clima di criminalizzazione delle Forze dell’Ordine,   na vera caccia alle streghe contro chi è obbligato, spesso e suo malgrado,      a fare ciò nessun altro avrebbe il coraggio di fare, esporsi in prima persona      a rischi altissimi ed il più delle volte ignoti ed imprevedibili, per difendere la collettività,  la legge, le regole della nostra società che amiamo definire civile. Ma cosa c’è di civile quando incriminiamo un uomo in divisa che viene crocifisso se non raggiunge il risultato di fermare dei ladri, e viene crocifisso anche se raggiunge quel risultato ma non utilizzando la sola forza del pensiero? Cosa c’è di civile nella pretesa assoluta non solo di prestazioni da supereroi da parte degli Appartenenti al Comparto Sicurezza, ma anche e persino nella pretesa che quei ‘cretini’ con la divisa si facciano massacrare senza battere ciglio? Noi, oggi e sempre, continuiamo a dire a tutti che non è giusto costringere chi fa sicurezza a temere di difendere la propria salute e la propria vita per non rischiare di finire nell’inferno giudiziario senza fine se, per caso, il destino decide che un maledetto proiettile deve deviare la propria traiettoria”. Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente     di Polizia, dopo la condanna ad un anno di reclusione (pena sospesa) per omicidio colposo, derivante da un eccesso colposo nell’uso dell’arma di servizio,    inflitta all’Appuntato dei Carabinieri Mirco Basconi. Il primo febbraio del 2015   il militare esplose alcuni colpi contro la vettura di tre ladri in fuga, in contrada Lanternone di Ostra Vetere: uno degli occupanti del Suv Mercedes inseguito, Korab Xheta, 24 anni, albanese, venne ferito a morte da un proiettile rimbalzato sull’asfalto e penetrato  nel lunotto posteriore. “Di fronte a questa come ad altre sentenze del genere - conclude Maccari -, siamo costretti a rilevare che fare sicurezza a queste condizioni è impossibile, che abbiamo sempre più  le mani legate e che non continuerà all’infinito la pacchia dei Tutori dell’Ordine che purdi svolgere il proprio dovere non esitano a scegliere consapevolmente di subire ritorsioni   e conseguenze ingiuste di ogni tipo”.
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