Che vergogna l’Italia in ginocchio per qualche temporale

Che vergogna l’Italia in ginocchio dopo un quarto di secolo di governo di bimbiminKia, incapaci di amministrare e presuntuosi verso madre natura Che vergogna ascoltare sui vari canali le ovvietà e le banalità dei volti televisivi alla ricerca dell’ascolto a tutti i costi, costi quel che costi. Narrazioni politicamente corrette attente a non pestare i piedi seriamente a qualcuno, non si sa mai, ci sono le alternanze. Abbiamo lasciato scorrere 25 anni di governi, centrali e per...

Che vergogna l’Italia in ginocchio dopo un quarto di secolo di governo di bimbiminKia, incapaci di amministrare e presuntuosi verso madre natura

Che vergogna ascoltare sui vari canali le ovvietà e le banalità dei volti televisivi alla ricerca dell’ascolto a tutti i costi, costi quel che costi. Narrazioni politicamente corrette attente a non pestare i piedi seriamente a qualcuno, non si sa mai, ci sono le alternanze. Abbiamo lasciato scorrere 25 anni di governi, centrali e periferici di bimbiminkia incapaci e presuntuosi, che senza ben capire quel che stavano facendo hanno autorizzato la devastazione del territorio. Madre natura vince, la natura non si fa imbrigliare, la natura è onesta e sincera e fa quello che ha sempre fatto da milioni di anni. L’acqua allo stato liquido scende dall’alto verso il basso e i boschi bruciano se gli dai fuoco (poi ti prendono in giro e parlano di autocombustione). La colpa è solo nostra, noi abbiamo consentito che accadesse, noi ci siamo girati e abbiamo fatto finta di non vedere quando i bimbiminkia violentavano la nostra terra per qualche metro cubo di cemento, che è legittimo e benvenuto, ma solo dove si può, dove non si fa danno (e ne abbiamo di spazio ancora, volendo). Noi, che abbiamo seguito estasiati le Vanna Marchi e i Mago do Nascimiento della politica italiana che nell’ultimo quarto di secolo, dopo che il buon Di Pietro ha chiamato “tana libera tutti”, si sono infilati in tutte le poltrone e sgabelli che si erano liberati, abbiamo la responsabilità collettiva di quanto è accaduto e adesso abbiamo l’obbligo risolvere il problema. “ perdona loro perché non sanno quello che fanno”, ma poi rimandiamoli a casa, ormai si sono “sistemati” (loro e anche le famiglie e gli amici e gli amici degli amici), rimandiamoli a fare i bauscia nei circolini, o nelle osterie. I nostri politici (destra, sinistra, centro) sono troppo impegnati a conservare le proprie posizioni di comodo, a tenere in piedi partiti spaventosamente indebitati che non falliscono solo perché nessuna legge ne prevede il fallimento, anzi non ne prevede nemmeno una corretta figura giuridica. Ma se sono così incapaci di amministrare le loro organizzazioni come potranno mai amministrare il paese? La natura vince e non si adegua alla volontà degli umani, per quanto presuntuosi e spacconi: sono gli umani che devono abbassare la testa e recuperare il buon senso e la sintonia col territorio. Somma Lombardo 10 settembre 2017 Fabrizio Sbardella