Pendolari abbandonati a sé stessi e la quota di ATV Verona pagata lautamente

Pendolari abbandonati a sé stessi e la quota di pagata lautamente,  proseguono con costose acquisizioni fuori dal perimetro naturale di attività Mentre i pendolari lombardi sono abbandonati a sé stessi al limite della sopportazione: treni soppressi, ritardi, vetture impraticabili e stipati come sardine sempre in ritardo in ambienti freddi le Ferrovie Nord proseguono con costose acquisizioni fuori dal perimetro naturale di attività e attivano prestiti internazionali....

Pendolari abbandonati a sé stessi e la quota di pagata lautamente,  proseguono con costose acquisizioni fuori dal perimetro naturale di attività

Mentre i pendolari lombardi sono abbandonati a sé stessi al limite della sopportazione: treni soppressi, ritardi, vetture impraticabili e stipati come sardine sempre in ritardo in ambienti freddi le Ferrovie Nord proseguono con costose acquisizioni fuori dal perimetro naturale di attività e attivano prestiti internazionali. Sono le stesse Fnm ha rendere noto di aver contratto un prestito con la BEI (banca Europea investimenti) di 50 milioni per comprare nuovo materiale rotabile attraverso la costituzione di una società finanziaria Ro.Sco (Rolling Stok Company) che dovrebbe comprare e noleggiare treni a sé stessa cioè a Trenord (controllata da FNM). Per pagare l’acquisto del 50% dell’azienda pubblica di Trasporti su gomma di Verona al costo di 21 milioni di euro, praticamente il doppio visto che le quote erano state messe in vendita a 11 milioni di euro. Un’azienda, l’ATV che è in scadenza di concessione e dovrà fare la gara per vedersi riaffidato il servizio. Tale situazione in un normale contesto di mercato doveva abbassare e non alzare il prezzo di vendita. Analogamente FNM utilizzerà parte del prestito della BEI per l’acquisizione del 51% della società di trasporti La Linea Spa, azienda che non gestisce neppure in concessione ma in sub-affido e le autolinee extraurbane di Padova, Belluno, Vicenza e Venezia e sborserà 5,6 milioni. È contradditorio che FNM in qualità di azienda controllata e sussidiata dalla Regione Lombardia possa disporre e utilizzi risorse della banca pubblica BEI a bassi tassi d’interesse per operazioni di mercato volte a migliorare il suo posizionamento competitivo mentre le aziende private devono ricorrere al sistema bancario tradizionale per accedere al credito a costi tripli della BEI. Così le provviste finanziarie costano meno che per i privati ed anche in questo modo surrettizio rendono la concorrenza praticamente impossibile in un settore che ha il suo punto debole proprio nelle eccessive garanzie monopoliste a favore delle aziende pubbliche. Milano 29 dicembre 2017 Dario Balotta