“Mark, il direttore di Facebook-bufala su Facebook e Whatsapp.
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- 24 marzo 2018 Altri Comuni
False “Catene di Sant’Antonio” per Facebook a pagamento su Whatsapp. Anche la Polizia Postale invita su “Commissariato di PS On Line” a diffidare. Lo “Sportello dei Diritti”: non condividerla. Facebook è e resterà gratis Da qualche giorno circola sui nostri dispositivi un fantomatico messaggio che sarebbe stato inviato nientepopodimeno che da “Mark, il direttore di Facebook” che invita a condividere fra i nostri contatti la comunicazione di un aggiornamento che impedir...
False “Catene di Sant’Antonio” per Facebook a pagamento su Whatsapp. Anche la Polizia Postale invita su “Commissariato di PS On Line” a diffidare. Lo “Sportello dei Diritti”: non condividerla. Facebook è e resterà gratis Da qualche giorno circola sui nostri dispositivi un fantomatico messaggio che sarebbe stato inviato nientepopodimeno che da “Mark, il direttore di Facebook” che invita a condividere fra i nostri contatti la comunicazione di un aggiornamento che impedirebbe di far diventare a pagamento i servizi del social network ed i relativi messaggini. Niente di più falso! Si tratta di una delle solite e false “Catene di Sant’Antonio” che - come abbiamo più volte segnalato noi dello “” - ci vengono trasmesse attraverso falsi messaggi che ci persuadono a condividerle per ottenere benefici che sono del tutto campati in aria perché non corrispondono mai alla verità. Anche la Polizia Postale in data odierna ha pubblicato un
post sulla sua pagina Facebook “
Commissariato di PS On Line – Italia” con il quale ha ricordato “Diffidate è solo la solita catena di S.Antonio.”. È bene ricordare, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “
Sportello dei Diritti”, che Facebook almeno per il prossimo futuro e salvo diverse indicazioni ufficiali degli sviluppatori e titolari del marchio, è un’applicazione completamente gratuita. È evidente, quindi, che tutte queste “Catene di Sant’Antonio” sono false e possono essere interrotte evitando semplicemente di condividerle. Lecce, 23 marzo 2018
Giovanni D’AGATA