Da oggi il gruppo si amplia: da "Vivere la Lombardia" a "Vivere Lombardia & Canton Ticino": perché? Oggi siamo abituati a considerare il Lago Maggiore e le catene montuose circostanti come impenetrabili barriere: non vi è niente di più sbagliato di questo pregiudizio, delineato dalle falsità dell’età moderna. Il mendrisiotto Virgilio Gilardoni, esimio storico svizzero, non si stancò mai di ribadire che non sarebbe lecito, per la serietà degli studi, accettare l’abusata proiezione retrospettiva del termine di “ticinese” per designare manifestazioni d’arte e cultura di pievi delle antiche diocesi di Milano e di Como e di tutti quei castelli edificati da Visconti, Sforza e dai loro vassalli e che sarebbero entrati nei confini svizzeri soltanto dalla prima metà del ‘500; d’altra parte, la dipendenza religiosa delle Tre Valli Ambrosiane dal capitolo milanese, ben più remota del fatidico testamento di Attone di Vercelli (IX secolo) è un fenomeno che ci porta ancora più indietro nel tempo: al VI-VII secolo. Le Tre Valli appartenevano a Milano ed erano saldamente legate dal rito Ambrosiano, praticato anche da Como fino al XVI secolo e perfino nella grigionese Coira, fino al IX secolo; il Sottoceneri da parte sua, era quasi interamente comasco. Questo per ricordarci, peraltro, che nel Medioevo le Alpi non tracciavano affatto, o perlomeno, non del tutto, una zona di confine vagamente paragonabile a quelle fittizie imperanti oggigiorno. Lungi di fare di tutta l'erba un fascio, in questa sede tenderemmo esclusivamente a sottolineare anche la bellezza dei monumenti ticinesi di fattura lombarda, in uno spazio che può essere utile a tutti. Perciò avanti tutta, Lombardia & Canton Ticino! ;)