Il rosario in diretta Facebook mondiale: bloccato Don Mirco Bianchi

Don Mirko Bianchi, parroco di e Villamarina di Cesenatico, vuole aprire nuove strade alla fede nel signore e usa la rete per diffondere il Verbo trasmettendo il rosario in diretta, ma le regole di Facebook lo mettono in difficoltà. Il celebre social continua a bloccarlo per eccesso di condivisioni, ma il battagliero sacerdote non si arrende. La strada della rete era già stata indicata da Papa Francesco e Don Mirko ci si è tuffato con foga vulcanica: vuole arrivare a recitare ...

Don Mirko Bianchi, parroco di e Villamarina di Cesenatico, vuole aprire nuove strade alla fede nel signore e usa la rete per diffondere il Verbo trasmettendo il rosario in diretta, ma le regole di Facebook lo mettono in difficoltà.

Il celebre social continua a bloccarlo per eccesso di condivisioni, ma il battagliero sacerdote non si arrende. La strada della rete era già stata indicata da Papa Francesco e Don Mirko ci si è tuffato con foga vulcanica: vuole arrivare a recitare il rosario in diretta mondiale. La sua iniziativa partita lo scorso 7 di luglio, di recitare il rosario a mezzanotte e piccole meditazioni a mezzogiorno utilizzando la nuova tecnologia della diretta messa a disposizione degli utenti di Facebook ha fatto il boom di visualizzazioni (fino a 7 mila i fedeli in contemporanea), ma nello stesso tempo ha scatenato sostenitori e detrattori, questi ultimi specialmente tra gli anticlericali e gli estremisti islamici. Venerdì a mezzogiorno, da solo (si vede dall'ombra proiettata sulla spiaggia) ha preso la statua della Madonna, il suo cellulare per fare la diretta Facebook e ha recitato la preghiera del ringraziamento con mare e scogli sullo sfondo e a mezzanotte ha dato l'appuntamento per il successivo rosario con la specifica "potete segnalare le Nazioni dalle quali scrivete". I post di Don Mirko che hanno superato le 100 mila visualizzazioni sono stati presi di mira da estremisti islamici che lo offendono e scrivono minacce contro la sua persona. Probabilmente il vulcanico sacerdote nella foga di raggiungere sempre più fedeli, calca ingenuamente la mano con le condivisioni e, come abitualmente accade, il social lo blocca la prima volta per un giorno, poi una seconda per un paio d’ore poi, da ultimo, il blocco fino al 5 di novembre. Il suo sogno/progetto del rosario in diretta mondiale non è semplicissimo da realizzare, ma nemmeno impossibile: la rete può consentire anche veri miracoli. Gatteo a Mare Fabrizio Sbardella Questa vicenda riguarda tutti, nonostante le cifre ingenti che girano attorno ai social, questi fanno fatica a tenere testa alle richieste e come successo anche tra i tanti, al sottoscritto molto attivo nelle condivisioni, Facebook blocca senza tante cerimonie chiunque. Sarebbe opportuno che prima di tutto ci fossero regole fiscali chiare e condivise a livello internazionale, visto che gran parte del settore è monopolizzato da Facebook come da Google e non per ultimo Whattsapp. Le loro regole superano quelle di qualsiasi altro comune mortale, sono multinazionali nel senso peggiore e addirittura si arrogano il diritto di decidere cosa pubblicare o non e non parlo per sentito dire: non basta avere motori che spingono dopo avere trovato parole chiave come sesso o violenza per bloccare interi siti, associazioni e giornali. Si tratta di censura ai tempi moderni, censura illogica, perchè invece di bloccare i terroristi, i pedofili, tutti i trafficanti di armi, di organi umani, di droga e tante altre schifezze se la prendono per una richiesta d'amicizia, o per un articolo sui metodi anticoncezionali (guai a usare il termine più comune), altro che medioevo. Pure le forze dell'Ordine hanno problemi da quello che ho trovato e visto finora, fino a quando i nostri politici non decideranno che è ora di uscire dal provincialismo e si dedicheranno alle regole logiche, chiare, condivise e opportune? Giuseppe Criseo Editore  Varese Press