28 febbraio, dìa de la Autonomía: Lombardia e Veneto sulle tracce dell’Andalusia
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- 27 febbraio 2018 Altri Comuni
Il 28 febbraio in Andalusia si respira un’aria surreale. Dalle località balneari a quelle montane, l’atmosfera è a tratti solenne e a tratti sfrenata, i balconi vengono imbandierati con drappi verdi e bianchi. Da Almeria a Cadice risuona nei palazzi delle istituzioni l’“Himno de Andalucía”: la multiculturale regione, nella quale le vicende della storia umana portarono cartaginesi, romani, bizantini e berberi, festeggia la sua giornata nazionale. La cosa che può apparire insolita, per un citta...
Il 28 febbraio in Andalusia si respira un’aria surreale. Dalle località balneari a quelle montane, l’atmosfera è a tratti solenne e a tratti sfrenata, i balconi vengono imbandierati con drappi verdi e bianchi. Da Almeria a Cadice risuona nei palazzi delle istituzioni l’“Himno de Andalucía”: la multiculturale regione, nella quale le vicende della storia umana portarono cartaginesi, romani, bizantini e berberi, festeggia la sua giornata nazionale. La cosa che può apparire insolita, per un cittadino italiano, è che il “Dìa de Andalucìa” non celebra la cacciata di qualche crudele despota o il passaggio di un santo particolarmente pio, ma ricorda con orgoglio il 28 febbraio 1980, giorno in cui il popolo andaluso ottenne pacificamente, tramite la procedura prevista dall’articolo 151 della Costituzione spagnola, la sua autonomia. Tale autonomia, secondo l’articolo 1 dello Statuto regionale, è giustificata dalla “identità storica” e “dall’autogoverno che la Costituzione permette a qualsiasi nazionalità e regione”. Ora, casuale o meno che sia, il 28 febbraio 2018 i “governatori” di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna saranno chiamati a firmare l’intesa preliminare per l’autonomia differenziata, prevista dall’articolo 116 comma 3 della Costituzione. “L’accordo - per dirla con le parole del sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa - ha per oggetto i principi generali, la metodologia e le materie per l’attribuzione alle Regioni che ne hanno fatto richiesta, di maggiori forme di autonomia differenziata”.
Ripetiamo, casuale o meno che sia, questa data ha un forte significato simbolico per Lombardi e Veneti, perché dopo anni di frustrazione e di indifferenza, in cui le istanze federaliste venivano tacciate dalle istituzioni statali di “folclore leghista”. Sembra che il vento autonomista, giunto idealmente dalla penisola iberica, sia pronto a scardinare la pretesa di “centralismo a tutti i costi”, che con la scusa della solidarietà nazionale, aveva sbarrato le porte ad ogni speranza di essere un po’ più “padroni a casa nostra”. Il 28 febbraio, il “dìa de la Autonomía”, dopo un processo pacifico come quello andaluso, si firmano i prodromi di quello che saranno il nuovo Veneto e la nuova Lombardia: istituzioni più vicine alle necessità del cittadino, alle peculiarità del tessuto sociale regionale e con nuova linfa economica per meglio amministrare il proprio territorio. Il 28 febbraio 2018, Lombardia e Veneto si mettono finalmente sulle tracce dell’Andalusia. Giulio Maria Grisotto