Listeria in prosciutto italiano ritirato dal mercato europeo.
- /
- 31 luglio 2017 agricoltura
in prosciutto italiano ritirato dal mercato europeo. RASFF lancia l'allerta alimentare. Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, Germania e Italia
hanno attivato il Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2017.1120 del 28.07.17) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei circa la presenza di Listeria monocytogenes in prosciutto prodotto in Italia e comme...
in prosciutto italiano ritirato dal mercato europeo. RASFF lancia l'allerta alimentare. Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, Germania e Italia hanno attivato il Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2017.1120 del 28.07.17) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei circa la presenza di Listeria monocytogenes in prosciutto prodotto in Italia e commercializzato anche all'estero. Attualmente le informazioni sulla distribuzione non sono ancora disponibili. Il motivo del ritiro è una contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio che può dare origine a disturbi gastrointestinali e in alcuni soggetti a rischio può sfociare in malattie sistemiche più gravi come la meningite. Si ricorda che la listeriosi fa parte del gruppo di malattie definibili come tossinfezioni alimentari e prende il nome dall’agente patogeno che la causa, il batterio Listeria monocytogenes. La listeriosi è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, malati di cancro, diabete, Aids, persone anziane, neonati e donne in gravidanza. La listeriosi può assumere due forme: diarroica, più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ ingestione;invasiva o sistemica, che attraverso i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso, tra l’ingestione del cibo a rischio e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo piuttosto consistenti, talvolta fino a 90 giorni. Dato il rischio grave che si corre in seguito alla contaminazione del batterio particolarmente patogeno, Giovanni D'Agata, presidente dello “ Sportello dei Diritti”, raccomanda massima allerta, in attesa che il Ministero della salute comunichi sul suo sito web i lotti, il produttore ed il nome del prosciutto interessato dal richiamo dal mercato europeo e non solo.La questione è abbastanza delicata perchè la contaminazione riguarda un batterio particolarmente patogeno ben noto ai microbiologi. Lecce, 29 luglio 2017 Giovanni D’AGATA