LE LENTICCHIE DI CASTELLUCCIO DI NORCIA. ORGOGLIO UMBRO.
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- 09 maggio 2016 agricoltura Area Malpensa
LE LENTICCHIE DI CASTELLUCCIO DI NORCIA. ORGOGLIO UMBRO. Arroccato a 1452 m di quota su di un colle sorge Castelluccio di Norcia, circondato da quattro conche di origine carsica che formano il sistema degli Altipiani ( Pian Grande, Pian Perduto, Piano dei Pantani, Pian Piccolo ), l'antico borgo erge al centro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il felice connubio tra grandiosità degli scenari paesaggistici presenti in zona e antiche tradizioni gastronomiche contribuisce a rendere unica l...
LE LENTICCHIE DI CASTELLUCCIO DI NORCIA. ORGOGLIO UMBRO. Arroccato a 1452 m di quota su di un colle sorge Castelluccio di Norcia, circondato da quattro conche di origine carsica che formano il sistema degli Altipiani ( Pian Grande, Pian Perduto, Piano dei Pantani, Pian Piccolo ), l'antico borgo erge al centro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il felice connubio tra grandiosità degli scenari paesaggistici presenti in zona e antiche tradizioni gastronomiche contribuisce a rendere unica l'atmosfera di questo luogo incantato. Terra agreste da sempre, il borgo è conosciuto ovunque per la coltivazione di una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose: le lenticchie di Castelluccio. Non è un caso se da diversi anni l'ambito di produzione ha ottenuto il riconoscimento Europeo di Indicazione Geografica Protetta, noto con l'acronimo IGP, a tutela e salvaguardia del prodotto. Coltivate conservando le tecniche dei tempi antichi e senza l'utilizzo di prodotti chimici, questo legume può definirsi un prodotto di nicchia. Una varietà di colori che spazia dal giallo verdognolo all'arancio, le ridotte dimensioni, il pregio di non richiedere ammollo a favore dei tempi di preparazione e la capacità di tenere molto bene la cottura sono i fattori che diversificano le lenticchie di Castelluccio da altre coltivazioni. In campo nutrizionale rappresentano una fonte di fibre alimentari perlopiù solubili, proteine di medio valore biologico, sali minerali, lipidi in minor quantità, glucidi e vitamine del gruppo B, in particolare B1, PP, acido folico. Il loro consumo riduce i livelli plasmatici di colesterolo, regola le funzioni intestinali e abbassa il rischio di importanti malattie cronicodegenerative, quali tumori al colonretto, diabete e patologie cardiovascolari. Comunemente chiamata 'Lénta' dagli abitanti locali, entra da regina in gustose ricette tipiche della zona, come la 'zuppa di lenticchie alla perugina', la 'minestra di riso e lenticchie', le 'salsicce con le lenticchie'. RICETTA TIPICA UMBRA: “ ZUPPA DI LENTICCHIE ALLA PERUGINA “. La mia passione per l' Umbria mi porta ad apprezzare non solo gli incantevoli scenari paesaggistici di cui è ' intrisa ' questa regione ma anche la sua cucina semplice e nel contempo prelibata, spesso confusa con quella delle regioni limitrofe. Per una cena invernale propongo la seguente ricetta tratta dal volume: “ La cucina umbra di Emilia Valli edito da Newton & Compton, pag. 119 “. ZUPPA DI LENTICCHIE ALLA PERUGINA. INGREDIENTI: 250 gr di lenticchie di Castelluccio 2 foglie di alloro 1 cipolla 40 gr di lardo o pancetta 1 noce di burro 1 carota 1 costa di sedano 1 spicchio d' aglio 1 cucchiaio di salsa di pelati 4/6 fette di pane casereccio q.b. Sale e pepe PROCEDIMENTO: Ammollate brevemente le lenticchie in acqua fredda. Scolatele, mettetele in una pentola e copritele con altra acqua. Aggiungete un trito di cipolla, sedano e carote. Coprite il recipiente e fate cuocere il tutto a fuoco lento per un' ora e mezza. Nel frattempo tritate il lardo. Rosolatelo in un piccolo tegame con il burro e l'aglio mondato intero. Quando inizia a prendere colore spegnete il fuoco. Togliete l'aglio e unite al lardo la salsa di pelati tenete il tutto al caldo. Quando le lenticchie saranno cotte, insaporitele con la salsa e dividete nelle fondine. Servire con triangoli di pane tostato. Auguro a tutti buon appetito! Cinzia Sangiovanni