Paolo Brigatti: intervista sulla sentenza della Corte Europea sulle quote latte

Intervista con Paolo Brigatti della Associazione Produttori Latte della Pianura Padana  sulla sentenza della che ci sanziona per le quote latte. [youtube https://www.youtube.com/watch?v=XlOAdaDJ850]
Buon giorno Paolo Brigatti ci dice qualcosa su questa sentenza della corte di Giustizia Europea sulle quote latte? “La sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla procedura di infrazione iniziata contro l'Italia per aver cercato di recuperare in malo mod...

Intervista con Paolo Brigatti della Associazione Produttori Latte della Pianura Padana  sulla sentenza della che ci sanziona per le quote latte.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=XlOAdaDJ850] Buon giorno Paolo Brigatti ci dice qualcosa su questa sentenza della corte di Giustizia Europea sulle quote latte? “La sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla procedura di infrazione iniziata contro l'Italia per aver cercato di recuperare in malo modo i soldi delle multe non è una notizia, ma una cosa risaputa perché sono molti anni che la vicenda si sta trascinando. Comunque la Corte di Giustizia dice che lo Stato Italiano non si è adoperato in tutti i modi per recuperare i soldi dagli allevatori, ma lo Stato Italiano non ha potuto recuperare i soldi dagli allevatori semplicemente per il fatto che gli allevatori hanno fatto ricorso nei Tribunali della Repubblica nei TAR e questi ricorsi hanno dato ragione agli allevatori che hanno ottenuto le sospensive”. Mi pare che almeno una parte, circa 356 milioni siano stati comunque riscossi… “in realtà sono molti di più perché una parte sono quelli della prima rateizzazione del 2003 la famosa legge 119 voluta dal ministro Alemanno. Inoltre non stanno conteggiando i soldi che vengono trattenuti ogni anno a tutte le aziende debitrici con i contributi. Questi soldi vengono trattenuti alle aziende però non risultano in nessun conteggio, infatti abbiamo fatto una denuncia anche a Bruxelles perché vogliamo sapere dove sono finiti questi soldi, perché è una cifra che raggiunge il miliardo di euro. Ci sono indagini aperte portate avanti dal comando ROS dei Carabinieri che hanno ripreso le indagini fatte nell'anno 2009-2010 dai carabinieri del Ministero dell'Agricoltura e che comunque portano tutti allo stesso risultato: che in Italia non ci sono abbastanza capi di bestiame da latte tali da giustificare la produzione denunciata. Si arriva sempre allo stesso punto: in Italia la produzione è stata gonfiata con latte in nero provenienza dall'estero e caricato su stalle fittizie. Prima di Natale è stata depositata una denuncia da parte di un Senatore dei Cinque Stelle alla Commissione Antimafia che con contatti certi alla mano avuti da istituti di ricerca ha scoperto che ancora nelle annate 2014.2015 ci sono stalle che risulta abbiano prodotto latte, ma in realtà non ci sono le vacche in anagrafe e quindi sono stalle che non potevano produrre. Solo togliendo queste stalle dal conteggio cade la multa del 2014 2015 che è di più di 30 milione di euro e questo è un dato certo. Adesso le indagini si stanno concentrando sulle annate precedenti e siamo in attesa del deposito di queste indagini e poi spero che parta questo benedetto processo. Bisogna fare chiarezza una volta per tutte: è dovuto innanzitutto ai cittadini italiani è dovuto ai lavoratori che hanno ricevuto le multe, è dovuto ai lavoratori che hanno pagato le multe, è dovuto a quelli che si sono rassegnati e hanno chiuso le aziende, è dovuta ai figli e agli eredi dei miei colleghi che si sono tolti la vita per disperazione” Quindi Sotto questa vicenda c'è il comportamento truffaldino di qualcuno? ” I capi di imputazione sono quelli formulati nella denuncia e ripresi dal Gip, ma vorrei sottolineare un altro aspetto: adesso che siamo in vista delle elezioni viene fuori questa vicenda delle quote latte, ma di infrazioni ce ne sono aperte 1.400 al livello europeo e quella più eclatante per noi è quella che riguarda la gestione dei rifiuti perché ogni giorno stiamo pagando 176.000 euro di multa e siamo già arrivati a 368 milioni per la cattiva gestione dei rifiuti. E questo vuol dire Terra dei Fuochi, vuol dire arsenico nelle acque, vuol dire cromo nella falda, vuol dire gente che si ammala di tumore e per queste cose c'è silenzio e il Governo è latitante è assente. Fa scalpore la procedura sulle quote latte e su questa cosa dei rifiuti non dice niente nessuno, è una vergogna e la gente lo deve sapere”. Si Brigatti però lei lo sta dicendo adesso e lo rendiamo nota alla gente! “Questi sono dati ufficiali io mi piglio tutte le responsabilità di quello che dico”. Certo però alla base c'è questo rapporto di conflittualità tra gli italiani e la Comunità Europea. “In realtà più che altro è la mancanza di collegamento tra chi ci rappresenta a Bruxelles e le esigenze del paese, perché sembra che vadano a Bruxelles a fare esattamente l'opposto di quello di cui ha bisogno l'Italia e il popolo italiano” Ma probabilmente non sanno quello che fanno. “Le indagini dei Carabinieri dicevano che non eravamo in grado di produrre il latte indicato e che quindi le multe non sono da pagare. è sempre così ci facciamo male da soli: i nostri rappresentanti non ci rappresentano o perlomeno non fanno gli interessi del paese, ma fanno gli interessi di qualcun altro. Non spetta a me dire chi: spetterà alla magistratura”. Milano 27 gennaio 2018 Fabrizio Sbardella