Bottiglie di vino rosso Pfalz 2015 esplodono sugli scaffali dei supermercati tedeschi. Scatta il ritiro
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- 09 settembre 2016 agricoltura Agricoltura e Ambiente
Bottiglie di vino rosso Pfalz 2015 esplodono sugli scaffali dei supermercati tedeschi. Scatta il ritiro Attraverso un avviso pubblicato sul sito web, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco (BVL) ha annunciato che è stato disposto il ritiro volontario dalla vendita delle bottiglie di vetro da 0,75 litro del vino tedesco rosso dolce Pfalz del 2015, prodotto con uva Dornfelder dalla cantina Rheinberg GmbH. Il ritiro, segnala Giovanni D'Agata, presiden...
Bottiglie di vino rosso Pfalz 2015 esplodono sugli scaffali dei supermercati tedeschi. Scatta il ritiro Attraverso un avviso pubblicato sul sito web, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco (BVL) ha annunciato che è stato disposto il ritiro volontario dalla vendita delle bottiglie di vetro da 0,75 litro del vino tedesco rosso dolce Pfalz del 2015, prodotto con uva Dornfelder dalla cantina Rheinberg GmbH. Il ritiro, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello “
Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, è stato effettuato dalla catena di supermercati " EDEKA ", una delle più diffuse nel paese, proprietaria della cantina vinicola Rheinberg con sede a Bingen am Rhein, dopo avere ricevuto diverse segnalazioni di esplosioni avvenute sia nelle case degli acquirenti sia nei punti vendita. L'azienda della grande distribuzione, ha subito avviato una campagna di ritiro e di richiamo sia sul proprio sito internet e dopo avere diffuso un comunicato stampa. Nello specifico vi è la possibilità di scoppio della bottiglia a causa di sovrapressione per fermentazione. Il ritiro dei prodotti è avvenuto in Germania, ma data l'ampia risonanza che l'accaduto ha avuto nei notiziari in lingua tedesca, Giovanni D'Agata, ha ritenuto opportuno diffondere la notizia anche in italiano, per aiutare i nostri connazionali che potrebbero trovarsi all'estero e non conoscere bene il tedesco. Lecce, 8 settembre 2016
Giovanni D’AGATA